GALLARATE – Sarà istituita durante il prossimo consiglio comunale – che verrà convocato entro la prima metà di febbraio – la Commissione Sanità del Comune di Gallarate. Sarà il luogo deputato per discutere sul futuro ospedale unico con Busto Arsizio e per stabilire il destino delle aree dell’attuale struttura sanitaria che rimarranno vuote dopo l’apertura del nuovo nosocomio a Beata Giuliana.
Deroga al dibattito pubblico
Prima però c’è un’urgenza da affrontare, che con ogni probabilità non potrà aspettare i tempi della Commissione Sanità: è la deroga al dibattito pubblico che Regione si aspetta dal Comune di Gallarate dopo l’ok già ottenuto da Busto Arsizio e dalla Provincia di Varese. E’ una semplificazione delle procedure che – secondo le stime di Palazzo Lombardia – farebbe risparmiare almeno un anno di tempo prima dell’avvio dei cantieri.
Dopo le rassicurazioni ottenute lo scorso 17 dicembre durante il Collegio di vigilanza dell’accordo di programma, il sindaco di Gallarate Andrea Cassani appare intenzionato a portare la delibera di deroga del dibattito pubblico in consiglio comunale in una delle prossime sedute, per velocizzare l’iter. La sua maggioranza ne aveva già discusso prima dell’incontro in Regione e anche durante la campagna elettorale il centrodestra non ha mai fatto mistero di condividere il progetto complessivo di riorganizzazione sanitaria sul territorio. Anche nei giorni scorsi il primo cittadino ha ribadito «che non è certo nostra intenzione fare ostruzionismo sul nuovo ospedale».
Il destino del Sant’Antonio Abate
La Commissione Sanità sarà chiamata invece a lavorare nei prossimi mesi in particolare sull’Accordo di programma relativo al futuro delle aree dell’attuale ospedale. Il sindaco non nasconde che sarà il primo vero banco di prova per testare il nuovo rapporto di collaborazione tra maggioranza e opposizione dopo l’apertura al dialogo avanzata durante la conferenza stampa di fine anno. «Mi auguro – dice – che la maggioranza si dimostri disponibile ad ascoltare e l’opposizione contribuisca in modo fattivo e non strumentale».