È “Next” il disco italiano 2021 di Top Jazz. Prodotto dalla Abeat Records di Solbiate

Mario Caccia e la copertina del Cd "Next"

di Eleonora Savino

SOLBIATE OLONA – La casa discografica Abeat Records di Solbiate Olona si riconferma una realtà influente non solo nel panorama musicale jazz locale, ma anche in quello nazionale. L’etichetta varesina ha infatti prodotto quello che è stato designato come «disco italiano del 2021» dalla rivista specializzata “Musica Jazz” con il premio Top Jazz: “Next”, del quartetto capitanato dal sassofonista e compositore Claudio Fasoli. «Il Top Jazz per la categoria del miglior disco dell’anno – afferma Mario Caccia, fondatore e direttore di Abeat Records – è senz’altro il premio più importante che si possa ottenere in ambito nazionale».

L’ultimo riconoscimento di una lunga serie

«Questo successo si aggiunge ad altri importanti attestati ricevuti in passato» prosegue Caccia. Dal 1998, si possono infatti annoverare tra i successi della Abeat Records oltre 200 dischi di nomi autorevoli della scena jazz e world music italiana e internazionale – Renato Sellani, Fabrizio Bosso, Mauro Negri, Don Friedman, Peter Erskine e tanti altri – e anche il riconoscimento di diversi attestati di stima, in particolare in Giappone. Viene svelato inoltre da Caccia che la lista dei suoi collaboratori si allargherà ulteriormente: «Abbiamo in cantiere diversi progetti».

L’etichetta lombarda fuori da schemi rigidi

«I giovani musicisti emergenti hanno sempre fatto parte della nostra storia» afferma Caccia. Uno dei punti più importanti della politica della casa discografica lombarda è infatti la promozione delle realtà esordienti e di progetti musicali originali ed eclettici. «Rispetto ad altre label, Abeat non segue una linea editoriale omogenea o ristretta ad una unica tipologia di genere o di stile, ma promuove progetti con una propria e marcata identità». L’unico requisito è raccontare «una propria storia personale».

Dietro a “Next”

Al fianco di Claudio Fasoli, compositore e leader del Quartetto Samadhi, hanno contribuito alla realizzazione di “Next” il resto della formazione del gruppo – il chitarrista Simone Massarono, il contrabbassista Tito Mangialajo Rantzer e il batterista Stefano Grasso – e gli ingegneri dello studio Artestuono di Stefano Amerio a Cavalicco (Udine), dove il disco è stato inciso. Sul sito ufficiale di Abeat Records, “Next” viene descritto come «un campo magnetico di emozioni».

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