Ambulanza dei Desideri operativa, i progetti della Croce Rossa a Gallarate

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GALLARATE – «Occorre un riconoscimento a chi serve questo emblema in maniera silenziosa. È giusto che la popolazione sappia chi siamo e cosa facciamo. Non siamo qui per realizzare nostri sogni ma per rispondere a dei bisogni. Noi volontari entriamo in modi difficili e particolari, mettendoci energia e schermandoci, così da essere sempre sul pezzo per poter esser d’aiuto».
Non solo 118: la Croce Rossa è molto di più, con tanti progetti realizzati per essere vicini alle persone per ogni fascia di età. Oggi, lunedì 29 gennaio, alla sede di via XXIV Maggio del Comitato di Gallarate la presidente Monica Trotta non solo ha raccontato il primo servizio effettuato con l’Ambulanza dei Desideri ma, insieme ai diversi delegati – Emanuela Bellora, Celeste Paracchini, Marusca Bianco, Pier Sianaghi ed Emilio Lanfranchi – ha illustrato i particolari di Biga, Bufaga, 118 Bimbi e Giano.

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Il primo sogno realizzato: un viaggio a Chiasso

Il servizio di emergenza 118 è quello che più di ogni altro identifica Croce Rossa Italiana. In realtà esiste un ventaglio di progetti e livello locale e nazionale che coinvolgono i volontari a più livelli, con un impatto importante sul territorio e sugli utenti di ogni età, ma è ancora poco conosciuto. Il Comitato Cri di Gallarate da anni si impegna, con continuità, responsabilità e abnegazione, a venire incontro alle esigenze dei più fragili e dei minori.
In questo contesto è partito a gennaio il servizio Ambulanza dei Desideri, in collaborazione con 3SG. Il primo sogno realizzato dai volontari Cri: un viaggio a Chiasso in Canton Ticino, una visita a un centro commerciale a fare acquisti per le persone care, un pranzo insieme e la condivisione di momenti speciali per un ospite della Rsa, la signora Gabriella, che da tempo sognava di vivere una giornata particolare. Per l’Ambulanza dei Desideri sono stati coinvolti un volontario del progetto Biga, un autista e un volontario soccorritore per l’emergenza. Dopo un’attenta analisi delle condizioni sanitarie dell’ospite, con il nulla osta della struttura e del personale medico, il viaggio è diventato realtà.

Ascolto ed empatia per il ripristino delle relazioni

Il Progetto Biga, in cui ora è parte integrante il servizio dell’Ambulanza dei Desideri, nasce nel 2007 ed è reso possibile grazie a una decina di volontari di Croce Rossa che mettono a disposizione degli ospiti del reparto hospice “Altachiara” di Gallarate il loro tempo e la loro formazione specifica per offrire compagnia, ascolto, vicinanza agli ospiti e ai loro familiari, come supporto nel percorso che porta a fine vita.
Si tratta di un servizio, rigorosamente in abiti borghesi, che predispone all’ascolto, all’empatia, nella formula “un volontario per ogni ospite”, un paio di volte alla settimana, costruendo rapporti densi di umanità e ripristino delle relazioni. «Celeste, Sara, Martina, Elena, Marco, Maria, Alessandro, Silvano, Elisa si sono messi in gioco con coraggio, dopo un percorso formativo di circa nove mesi a fianco di psicologi professionisti qualificati (dottoresse Paola Caligara e Flora Policastro) e con simulazioni, per creare ponti fra il mondo chiuso della vita in struttura e il mondo esterno».

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Recuperare capacità sociali e relazionali

Il Progetto Giano è un’attività di supporto e accompagnamento all’interno di strutture terapeutico-riabilitative e psichiatriche a Varese. Obiettivo dell’attività dei volontari è quello di essere un ponte fra l’ambiente sicuro della comunità e il mondo esterno, a smorzare e attenuare questa separazione a fronte dell’opportunità di recuperare parte delle capacità sociali e relazionali di paziente. In altre parole si tratta di creare relazioni con l’ascolto attivo, coinvolgendo gli ospiti in attività ricreative e pratiche, durante la settimana.
Il Progetto Bufaga è un servizio 3SG che con la comunità “Solamore” ospita nuclei di mamme con figli di varia età per motivi diversi: l’obiettivo è «raggiungere il più alto grado possibile di autonomia personale di tipo educativo» facendo loro sperimentare attività manuali e creative che favoriscano le relazioni, la condivisione di momenti insieme, attività di svago e divertimento, laboratori e gioco, momenti di formazione su tematiche quali l’alimentazione, la prevenzione e le Ist, la disostruzione pediatrica e altro. Le attività vengono svolte un pomeriggio a settimana.

Oltre 1700 alunni coinvolti nel progetto 118 Bimbi

Il Progetto 118 Bimbi si rivolge al mondo delle scuole, in particolare agli alunni delle scuole dell’infanzia e scuola primaria (classe terza, quarta e quinta). Nato da un protocollo d’intesa per l’anno scolastico 2021-2022 e valido per tre anni, si propone come percorso formativo improntato su tematiche inerenti la tutela della salute e le nozioni fondamentali delle manovre di primo soccorso di base attraverso lezioni frontali e interattive con supporto audio-video e slot.
Per la scuola dell’infanzia l’attività si concentra sulla conoscenza del numero 112 tramite il gioco e con simulazioni di chiamata di emergenza. Per la scuola primaria le attività si differenziano a seconda delle classi coinvolte.
Per le classi terze le tematiche riguardano l’attivazione del sistema di soccorso componendo il numero 112 e le nozioni di tutela della salute, dell’igiene personale e dell’alimentazione. Per le classi quarte la tematica principale riguarda nozioni di primo soccorso domestico e manovre di medicazione.
Per le classi quinte, avvalendosi della collaborazione con Areu Lombardia, le tematiche affrontate riguardano la chiamata al Numero Unico Emergenza (112), la valutazione dell’infortunato, la conoscenza dei mezzi e del personale afferente al soccorso sanitario e dell’ambulanza al suo interno e l’utilizzo del Dae. Nel corso dell’anno scolastico 2022-2023 sono state interessate 27 scuole, 85 classi, per un totale di 1730 bambini in 260 ore di insegnamento.

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Dare un valore aggiunto

«I sette principi fanno la differenza. La Croce Rossa fa la differenza, perché ha un modo di porsi differente», ha sottolineato Trotta. «In tutti questi anni il nostro Comitato (a Gallarate sono disponibili tre posti per chi vuole svolgere il servizio civile) ha portato avanti progetti consolidati da tempo come La Biga e 118 Bimbi, ha accolto e aggiunto due progetti importanti che sono Giano e Bufaga. I volontari non hanno mai smesso di essere presenza costante e appassionata. In questi anni difficili in cui l’emergenza Covid-19 ha concentrato gran parte delle energie sull’aiuto sanitario, non abbiamo mai smesso di portare avanti anche i progetti meno conosciuti perché crediamo nel loro valore aggiunto: un valore aggiunto che viene dato a chi si trova in quello che probabilmente è il momento peggiore . Siamo certi che ogni attività sia un granello di sabbia importante per poter radicarci sempre più sul territorio e creare sinergie fondamentali affinché i nostri principi siano sempre più attuali e riconoscibili dal cittadino. Con questo spirito abbiamo affrontato ogni sfida e ci siamo sempre messi in ascolto delle esigenze della comunità e continueremo a farlo».

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