Dodicenne davanti alle slot: la Vlt di Gallarate riaprirà a breve. Multa pagata

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GALLARATE – Dodicenne davanti alle slot: la Vlt dove il fatto è accaduto sta già per riaprire. E’ accaduto a Gallarate il mese scorso. Tra il 20 e il 27 novembre gli agenti della polizia amministrativa della questura di Varese hanno effettuato numerosi controlli in tutta la provincia: da Luino a Busto Arsizio.

Licenza sospesa per 20 giorni

A Gallarate una scoperta shock: gli agenti, durante l’accesso a una sala da gioco gestita da un cinese, hanno trovato una ragazzina di 12 anni davanti alle macchinette mangia soldi. La bambina era accompagnata dai genitori. Per il gestore della Vlt maxi multa da 6.600 euro e sospensione della licenza commerciale per 20 giorni disposta dal questore. I termini, però, stanno per scadere e la sala da gioco a breve riaprirà i battenti senza ulteriori conseguenze. In tutto, nell’arco di una settimana (dal 20 al 27 novembre appunto), sono stati controllati 17 esercizi: 10 nella sola Varese, due a Busto Arsizio, uno a Gallarate e 4 a Luino. Le sanzioni elevate sono state 34 per un totale di 8740 euro e cinque persone denunciate, con 6 giochi sequestrati e 98 persone controllate, di cui 33 pregiudicati.

As.tro senza freni

«Apprendere che una sala – secondo la legge un luogo inaccessibile per i minori – consenta l’ingresso e il gioco a una ragazzina di dodici anni, non fa male soltanto agli stessi minori, alle loro famiglie e ai territori che ci ospitano, ma a tutto il settore legale che cerca di rispettare le regole imposte dallo Stato. E’ inutile che si vada nelle scuole a fare prevenzione, è inutile organizzare corsi di formazione se poi l’intero movimento del gioco lecito viene compromesso nella sua credibilità e affidabilità da notizie di questo genere». Questo il commento di Massimiliano Pucci, Presidente di As.tro. «Il problema va al di là del fatto di cronaca in sé: la verità è che molte sale sono gestite da persone non formate in maniera adeguata. La riforma del settore non può e non deve passare esclusivamente dalla riforma di un singolo prodotto, ma deve agire a 360 gradi, partendo da una selezione accurata e una formazione adeguata degli addetti ai lavori”, prosegue Pucci parlando di Gallarate.

Agire su chi gestisce le sale

«Prima di parlare dei rischi legati a un singolo prodotto, o di misure adottate dalle Istituzioni locali, come distanziometri e fasce orarie, a nostro avviso inefficaci per prevenire i rischi legati alla ludopatia, bisogna mettere in discussione una parte di questo settore che non è legittimata a svolgere un lavoro così delicato», spiega ancora Pucci. «Dobbiamo agire su chi gestisce una sala, spiegando che far giocare un dodicenne – oltre che costituire un reato – non può che legittimare le spinte abolizioniste di chi crede che il gioco sia un male sociale» conclude il Presidente di As.tro.

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