
GALLARATE – Furti e rapine, ma anche contraffazione e le mille insidie nascoste nel web: la sicurezza nei suoi innumerevoli risvolti al centro del convegno organizzato questa sera, 20 novembre, dal Gruppo orefici e gioiellieri della provincia di Varese nella sede di Confcommercio a Gallarate.
Togliere il contante
Ad aprire i lavori Luca Galanti, presidente di Federpreziosi in provincia di Varese (guarda il video in basso). Alla tavola rotonda hanno partecipato i rappresentanti delle forze dell’ordine a ribadire la stretta sinergia con il mondo imprenditoriale per consentire che il commercio di valori possa avvenire in sicurezza, agendo innanzitutto nella prevenzione dei reati attraverso azioni mirate e quotidiane sul territorio. «Lo scambio di informazioni è essenziale», ha detto il colonnello David Pirrera, comandante del nucleo investigativo dei carabinieri di Varese.
In caso di un evento critico, Marco Carmine Grandinetti, sostituto commissario della Squadra mobile della Questura di Varese, ha consigliato gli operatori di «mantenere sempre la calma, pensare meno al valore che si sta perdendo e tutelare la propria incolumità».
Il generale della Guardia di finanza, Crescenzo Sciaraffa, dopo avere presentato il Sistema informativo Anti contraffazione, ha invitato a incentivare i pagamenti digitali per togliere sempre più il contante dalle casse.
Gli orefici in Italia
Secondo il rapporto di ricerca dell’Osservatorio di Federpreziosi, presentato questa sera a Gallarate, le imprese del commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioiellerie e argenteria sono in Italia circa 13.296. Dal 2013 al 2021 hanno chiuso circa 4 mila gioiellerie. Il fatturato complessivo delle gioiellerie sul territorio nazionale è stimato in poco meno di circa 5 miliardi di euro. Oltre il 40% del fatturato complessivo è prodotto dagli operatori delle regioni del Nord Ovest. Il fatturato è in crescita rispetto al 2020 ma non ha ancora raggiunto i livelli pre-pandemia. Gli occupati delle gioiellerie in Italia sono 33.890. Le grandi imprese sono lo 0,1% delle gioiellerie italiane e fatturano il 21,3% del fatturato totale.
L’81,2% dei consumatori italiani ha acquistato regali negli ultimi due anni: in genere in occasione di compleanni (59,7%) o per festività come il Natale (49,6%). I regali più acquistati sono stati capi di abbigliamento (64,2%), strumenti di elettronica (44,8%), che costituiscono i principali acquisti di sostituzione rispetto ai preziosi e ai gioielli che sono stati acquistati dal 35% dei consumatori.
Quando si tratta tuttavia di ricorrenze e anniversari l’acquisto di gioielli e preziosi prevale significativamente sulle altre scelte di consumo. motivi principali di acquisto di un gioiello sono costituiti dalla consapevolezza del desiderio di un prezioso da parte della persona alla quale si intende regalarlo (53,8%) e dal piacere di indossare gioielli (42,9%).
IL 91,8% dei consumatori italiani ha acquistato il gioiello in gioielleria e l’8,2% online. Il 60,5% dei consumatori che ha acquistato un gioiello aveva un’idea precisa dell’acquisto da fare prima di farlo, quasi il 40% sapeva che desiderava acquistare un gioiello ma non aveva un’idea precisa sull’acquisto che ha poi effettuato. Nella quasi totalità dei casi costoro si sono recati dal gioielliere per avere il consiglio del quale avevano bisogno. Il 45% circa dei gioielli venduti sono stati acquisiti esclusivamente grazie al consiglio del gioiellerie. Nel 55% circa dei casi restanti hanno avuto un ruolo il consiglio di amici e conoscenti, la pubblicità del prodotto su giornali e Tv e la comunicazione sul Web e i Social.