Gallarate, dopo gli insulti chiede scusa: “Non volevo offendere la Pd Silvestrini”

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GALLARATE – Chiede scusa Daniela Reguzzoni. Scusa per il suo commento pesantissimo affidato a Facebook e pubblicato in calce al post relativo alla visita al campo dei sinti dell’europarlamentare Cécile Kyenge, di giovedì 9 agosto.

Più che la testa, è stata la rabbia a ispirare quel commento. Lo spiega Daniela Reguzzoni, chiedendo scusa «per le parole pesanti che ho usato nei confronti della Silvestrini». Non si aspettava certo di finire nell’occhio del ciclone e denunciata: «l’ho detto anche ieri in commissariato a Gallarate dove sono stata chiamata per spiegare l’accaduto. Davvero non era mia intenzione voler offendere qualcuno. E’ che quando ho visto la Kyenge e l’altra esponente politica, che poi ho saputo essere la consigliere Silvestrini, non ho saputo trattenermi».

A mandare in tilt la ragione di Daniela Reguzzoni pare essere stati alcuni episodi spiacevoli subiti in un recente passato. «Ho avuto la casa devastata dagli zingari che sono entrati a rubare da me – spiega – e anche mia figlia ha provato a essere insultata dai nomadi, mentre svolgeva il suo lavoro. Insomma è stata una reazione impulsiva».

Della quale se n’è certamente accorta, ma troppo tardi. Ormai quella parole avevano fatto il giro della rete. «Io davvero spero che la consigliere Silvestrini capisca che non ce l’avevo con lei. Però ammetto di aver sbagliato. E per questo chiedo scusa, con molto umiltà. Anzi vorrei, se possibile, incontrarla per chiarire la questione».

Il messaggio di scuse alla Silvestrini

«In occasione della visita a Gallarate dell’europarlamentare Cécile Kyenge ho rivolto parole inappropriate nei confronti di chi in quel momento accompagnava l’ex ministro e che non conoscevo. Solo successivamente ho saputo essere la dottoressa Margherita Silvestrini, consigliere comunale di Gallarate.

Le mie parole sono andate oltre le mie intenzioni. Non ho assolutamente nulla di personale nei confronti della dottoressa Silvestrini e tanto meno dell’europarlamentare Kyenge. Volevo solo commentare l’episodio dal mio punto di vista, basandomi sull’esperienza da me vissuta. Mi sono resa conto di avere ecceduto in maniera esponenziale.

Non volevo essere offensiva e tanto meno diffamatoria nei confronti di Margherita Silvestrini e voglio porgere le mie più sincere scuse e ribadisco la mia stima per il suo operato pubblico. Spero infine di poter anche avere l’occasione e la possibilità di incontrare Margherita Silvestrini per un chiarimento diretto».

 

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