«Portare 180 opere di Impressionisti a Gallarate non è ridimensionare il Maga»

gallarate maga mostra impressionisti

GALLARATE – La nascita di Hic, ovvero la fusione del museo Maga e della biblioteca Majno nella struttura di via De Magri, esalterà o dimezzerà le ambizioni delle due realtà culturali di Gallarate? L’ennesimo scontro di un dibattito che dura ormai da due anni si è consumato questa sera, 4 maggio, in Commissione cultura durante la presentazione della Convenzione fondativa tra Comune di Gallarate e Fondazione Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Silvio Zanella che di fatto porterà alla nascita dell’Hub istituti culturali.

Attacco…

«Viene garantito l’aspetto culturale del Maga? Inizio a temere un cambio di indirizzo importante», ha detto il capogruppo di Città è Vita, Sebastiano Nicosia, chiedendosi se l’ingresso della biblioteca in via De Magri non riduca lo spazio (e dunque le ambizioni) del Maga. Un concetto che la lista civica d’opposizione aveva già espresso due giorni fa sulla propria pagina social: «E’un’operazione mediatica ad effetto, ma di scarsa sostanza. Di fatto, quello che è innegabile è che il Maga riduce drasticamente i suoi spazi espositivi e la chiarezza della sua mission, finendo di essere un Museo dalle grandi potenzialità, e che la Biblioteca diventa qualcosa di non ben definito, senza una collocazione precisa ma comunque con spazi globalmente insufficienti, a rischio di marginalità».

..e difesa

Secondo l’assessore Claudia Mazzetti (Musei), la mostra sugli Impressionisti che verrà inaugurata il prossimo 29 maggio, è la migliore risposta alle critiche. «Ci saranno 180 opere di grandissimo livello, tra cui quadri di Monet, Manet Cezanne e Gauguin. Se non è questa una grande mostra…». Sulla stessa linea l’assessore Massimo Palazzi (Cultura): «Avevo anche io le stesse perplessità all’inizio, infatti siamo stati molto attenti a esaltare le due identità e  a non perderle. Hic nasce per soddisfare le esigenze culturali dei prossimi anni, coniugando patrimonio letterario e artistico». Rassicurazioni sono arrivate anche dai vertici museali, prima con la direttrice Emma Zanella («Il Maga nella sua identità non torna indietro, lo spazio espositivo resta importante») e poi con la presidente Sandrina Bandera: «Hic è un’associazione positiva e vincente che rappresenta il futuro. L’ho capito la prima volta che ho visitato il Centre Pompidou di Parigi e la sua biblioteca, frequentatissima dai giovani. E’una visione nuova, un passo compiuto al momento giusto. La mostra degli Impressionisti è la prova di voler continuare a offrire il meglio».

Maga+Majno: con gli Impressionisti nasce Hic, l’hub della cultura di Gallarate

gallarate maga mostra impressionisti – MALPENSA24