GALLARATE – Il Coronavirus non ferma la progettazione del nuovo Polo Culturale, ovvero l’accorpamento del Maga e della biblioteca civica nella sede museale di via De Magri.
Non cambiano i piani
A dimostrarlo ci sono due determine dirigenziali pubblicate oggi 10 aprile. Sono due incarichi professionali, per un totale da 20mila euro, propedeutici alla progettazione esecutiva, ovvero l’ultimo step burocratico prima di poter procedere con la gara d’appalto e l’apertura del cantiere. Che a Palazzo Borghi non ci sia alcuna intenzione di modificare i piani lo conferma anche il sindaco Andrea Cassani. I tre principali investimenti contenuti nel bilancio 2020 (il Polo culturale, la riqualificazione della piazza della stazione e la sistemazione dei parchi cittadini) «vanno avanti», dice il primo cittadino. L’emergenza Covid-19 sta naturalmente creando intoppi e incertezze sulle tempistiche, ma non ha fatto cambiare idea all’amministrazione comunale.
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Il nuovo Maga
I rendering del progetto mostrano come sarà il Maga una volta che la biblioteca si insedierà nella gran parte degli spazi dell’ex manifattura restaurata, quelli oggi dedicati alle mostre temporanee. Spiccano i soppalchi e le postazioni singole a cubotti per la lettura. I materiali, legno e metallo, caratterizzano lo stile razionale che ben si abbina con la struttura avveniristica del Maga. Le proiezioni grafiche fanno intravedere anche come diventerà l’attuale ingresso, completamente rivisto negli spazi e nella sua funzione. «Il progetto è la sintesi dei dettami dei vigili del fuoco e delle richieste pervenute dal Maga», dice l’assessore Claudia Mazzetti. «E’ stato fatto un lavoro d’insieme già proiettato in un’ottica futura. Il virus cambierà infatti le nostre abitudini e il modo di vivere i luoghi pubblici. Gli spazi ampi e le sedute ben distanziate vanno proprio in questa direzione».
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