Dopo il caos torna in attività il Pronto Soccorso di Gallarate: denunce pronte

gallarate pronto soccorso

GALLARATE – Torna alla normalità la situazione al Pronto Soccorso dell’ospedale di Gallarate. Dal cambio turno, alle 20 circa, l’attività del reparto del Sant’Antonio Abate è tornata alla normalità. Il reparto è in sicurezza. E’ è presidiato dagli agenti del comando di polizia locale di Gallarate, mentre una pattuglia della polizia di Stato resterà a sorveglianza del sito per tutta la notte. «Doveroso il ringraziamento agli agenti della polizia di Stato che con il loro intervento rapidissimo hanno evitato il peggio», dice Roberto Gelmi, direttore medico dell’ospedale di Gallarate.

Dalle 18.30 lavoro a mezzo servizio

La vicenda è nota: un giovane di circa 30 anni, già seguito dal Sert e dal Cps (tanto che la procura di Varese ha chiesto ad entrambe le strutture una relazione sul passato dell’uomo) si è presentato nel primo pomeriggio di oggi, martedì 22 gennaio, al Pronto Soccorso gallaratese. L’uomo non aveva particolari problemi di salute. «Ha atteso una quarantina di minuti circa», spiega Gelmi. Poi ha raggiunto il quinto piano della struttura e si è suicidato gettandosi nel vuoto. I famigliari sono stati avvisati. «Erano con noi nel cortile – dice Gelmi – C’era già la polizia presente. Sembravano tranquilli. La madre, e in questo c’è tutta la solidarietà del mondo, ha avuto un mancamento. Tanto che le è stato somministrato un calmante». E’ la madre del giovane, però, ad arrivare per prima in pronto soccorso quando tutto sembrava finito. E ha insultare, minacciare il personale medico e infermieristico. «Sono volate sedie – dice Gelmi – sono state spaccate vetrate. Rotti computer. Subito abbiamo messo in sicurezza gli altri pazienti e il personale. Il Pronto Soccorso è stato bloccato per ore». Dalle 18.30 circa il Ps di Gallarate ha iniziato ad accettare i pazienti arrivati a piedi. Su richiesta dell’ospedale, infatti, Areu ha deviato le ambulanze (tre in tutto) su altre strutture. I pazienti ricoverati sono stati trasferiti a Busto. Dalle 20 circa il Pronto Soccorso è tornato alla sua piena attività. Denunce? «Credo ce ne saranno d’ufficio – conclude Gelmi – La polizia era presente. L’azienda valuterà ma credo che un’interruzione di pubblico servizio sia già stata ravvisata».

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