Gallarate, 24 hotel e B&B chiedono l’annullamento della tassa di soggiorno 

Gallarate tassa soggiorno petizione

GALLARATE – Tre hotel e ventuno bed and breakfast hanno firmato un appello per chiedere formalmente l’annullamento del provvedimento che istituisce l’imposta di soggiorno nella città di Gallarate a partire dal prossimo 1 aprile.

Contro la tassa

L’iniziativa, partita da Amedeo Valoroso della Perla Grigia,  proprietario di una Casa vacanze di Cedrate, si è estesa a macchia d’olio tra diversi suoi colleghi. Un gruppo di operatori del turismo che si oppongono fermamente all’atteggiamento accondiscendente con cui le associazioni di categoria hanno accolto l’introduzione dell’imposta di soggiorno. Soltanto Federalberghi, infatti, si è detta contraria. Discorso differente per Confcommercio Gallarate Ascom e per l’associazione B&B Varese che, per voce del presidente Alfredo Dal Ferro, si è dichiarata addirittura «favorevole, ma a condizione che serva a investire realmente sul turismo». 

L’appello 

I 24 firmatari hanno formulato un appello indirizzato al sindaco di Gallarate Andrea Cassani e agli amministratori comunali, affinché si valuti la possibilità di revocare l’imposta di soggiorno. «Riteniamo – scrivono – che l’attuale delibera che istituisce l’imposta di soggiorno rappresenti un esempio di burocrazia eccessiva e sterile, priva di vantaggi concreti per la comunità e suscettibile di generare un aumento degli oneri amministrativi per i contribuenti. Desideriamo proporre un cambio di rotta, orientato verso la semplificazione amministrativa e la riduzione degli oneri fiscali, anziché verso l’incremento di imposte e burocrazia». E’ una lettera, sottoscritta da alberghi, B&B e Case vacanza, nella quale sono espresse le motivazioni del loro dissenso nei confronti di questa tassa, riassunte nel video qui sotto da Amedeo Valoroso:

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