B&B Varese: «Sì alla tassa di soggiorno a Gallarate. Ma sia un incentivo al turismo»

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GALLARATE – Introdurre la tassa di soggiorno a Gallarate? «Siamo favorevoli, ma a condizione che serva a investire realmente sul turismo». Lo dice Alfredo Dal Ferro, presidente dell’associazione B&B Varese. Ma con delle richieste precise. Intanto che si metta un freno al fenomeno dell’abusivismo, che è «un pericolo per la sicurezza di cittadini e turisti». E che gli introiti della tassa vengano utilizzati con metodo, magari istituendo «un organo – almeno a livello provinciale – di incoming».

L’abusivismo

Massima l’attenzione sul tema abusivismo, come è emerso dall’ultima Commissione Finanze (lo ha detto il vicesindaco Rocco Longobardi: «A fronte di circa 80 bed and breakfast regolarmente registrati in città ne vengono stimati altrettanti irregolari»). Ora arriva il commento di B&B Varese: «È dal 2015 che insistiamo su questa storia a Gallarate e in provincia», dice Dal Ferro. «Dopo un incontro con la polizia locale e con l’allora assessore alla Sicurezza, Francesca Caruso – dove avevamo illustrato il fenomeno e le possibili azioni per limitarlo – non era successo assolutamente nulla». Di più: «L’abusivismo non serve a nessuno, salvo alle persone che lo mettono in atto. Ed è un pericolo per la sicurezza di cittadini e turisti». Ecco perché «abbiamo mandato le nostre osservazioni sul regolamento della tassa, impostate sull’effetto che avrà sugli operatori e sulla provincia. Ottenendo il consenso del sindaco Andrea Cassani su diversi punti presentati».

Incoming e turismo

Oltre al contrasto all’abusivismo, le richieste. «La condizione è che la tassa di soggiorno serva realmente al turismo», aggiunge Dal Ferro. «I soldi si usino per incentivare l’arrivo delle persone che si fermano a dormire a Gallarate, poi può decidere il Comune quali strumenti – alberi o panchine – per migliorare l’esperienza turistica». Ma non solo: «Una parte dei proventi venga utilizzata per l’istituzione di un organo che faccia incoming, ovvero tutte quelle azioni in capo a un ente che facciano in modo che la gente visiti una città».

I numeri

Infine, i dati sul turismo. Che sono alquanto incerti: «Le statistiche delle persone che sono passato sul territorio o di camere occupate sono in carico alla Camera di Commercio. Ancora oggi a fine novembre non abbiamo dati aggiornati da parte della sezione statistica relativi alla stagione 2023», dice il presidente. Le uniche informazioni in mano all’associazione riguardano i portali AirB&B e Vrbo (escluso, ad esempio, Booking «che ha una grossa fetta di servizio». O anche Google e annunci vari).

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