Tragedia di Gallarate, Roberto Iuliano ha sparato alla moglie Nadia Gentili. Giallo sul perché

GALLARATE – E’ Nadia Gentili la vittima dell’omicidio consumatosi a Gallarate in via Sacconaghi, traversa di Corso Sempione, e scoperto nella serata di ieri (la notizia è trapelata solo oggi, sabato 6 aprile). Secondo quanto accertato dai carabinieri della compagnia di Gallarate, coordinati dal pubblico ministero di Busto Arsizio Susanna Molteni, ad uccidere la donna è stato il marito, Roberto Iuliano.

Pistola regolarmente detenuta

L’uomo ha sparato alla moglie con una pistola regolarmente detenuta (era un ex poliziotto in pensione) rivolgendo poi l’arma verso se stesso. E’ escluso l’intervento di terzi nella tragedia. L’elegante bifamiliare dove la coppia di ultrasettantenni viveva, non presenta segni effrazione. Sul luogo del crimine non ci sono tracce di un’aggressione esterna né sarebbe stato rubato nulla dalla casa.

Giallo sul perché

La villa è stata posta sotto sequestro, così come le salme dei due coniugi. Gli accertamenti dei militari e della scientifica sono andati avanti per ore nella notte. Nulla trapela su un possibile movente. Gentili e Iuliano erano sposati da oltre 50 anni. Non risultano denunce pregresse o screzi tra i due. I vicini li descrivono come una coppia affiatata, gentile e riservata.

Morti da alcuni giorni

Il figlio della coppia, ieri, non riuscendo a contattare i genitori ha raggiunto l’abitazione di via Sacconaghi facendo la macabra scoperta: secondo i primi accertamenti il decesso risalirebbe a qualche giorno prima. Gli inquirenti sentiranno famigliari, conoscenti e vicini per cercare di appurare cosa abbia scatenato una tragedia così enorme. In corso accertamenti anche per capire se uno dei due coniugi fosse affetto da qualche particolare patologia. L’autorità giudiziaria nelle prossime ore disporrà l’autopsia che potrà chiarire anche questo aspetto.

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