GALLARATE – Anche “Striscia la notizia” ha messo gli occhi sul civico 8 di via Torino, condominio dichiarato inagibile dal Comune di Gallarate a novembre e confermato dalla sentenza del Tar dello scorso 15 gennaio. Il noto tg satirico di Canale 5 ha raccolto le segnalazioni di numerosi inquilini, molti di loro senza nemmeno uno straccio di regolare contratto, e poi tramite l’inviato Max Laudadio è riuscito a rintracciare Antonello Polita, proprietario della stragrande maggioranza degli appartamenti attraverso tre distinte società.
Il caso
La denuncia di Striscia va ben oltre quanto raccontato finora su quello che sta succedendo all’interno dello stabile. «Un condominio senza manutenzione – spiega il sito ufficiale della trasmissione – in gran parte di proprietà di una sola persona che ha incassato caparre e affitti solo da stranieri e poi non ha firmato contratti né di affitto né di vendita». Polita al microfono ha rigettato le accuse, ma l’inviato ha preso tutta la documentazione in suo possesso e l’ha consegnata di persona al sindaco Andrea Cassani. Che ha promesso: «Guarderò queste carte con un legale e farò io stesso un esposto».
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Sgombero o acquirente?
Il caso sollevato da Laudadio è soltanto uno dei tanti problemi dello stabile per cui, a causa delle criticità strutturali e delle scarse condizioni igieniche (conseguenza dei debiti accumulati dal condominio, che sarebbero superiori ai 600mila euro), era stata dichiarata l’«emergenza sanitaria». In attesa di liberare l’intero condominio, nei giorni scorsi si è proceduto allo svuotamento dei garage per poi inibire l’acceso al piano seminterrato, da dove proviene un nauseabondo odore di fogna percepibile anche all’esterno. Polita davanti alle telecamere ha dato per fatto l’arrivo di un nuovo acquirente, «un Gruppo romano», che avrebbe già rilevato i suoi appartamenti aprendo così a una concreta possibilità di risanamento dell’edificio. Un passaggio di proprietà che però all’inviato di Striscia non risulta. E così, lo spettro dello sgombero resta dunque sempre dietro l’angolo.