Gattile a Busto, Apar ha un progetto. «Ma prendiamo le distanze dalle polemiche»

gattile apar

BUSTO ARSIZIO – Il progetto per il gattile c’è, ma le polemiche stiano ben lontane. Apar (Associazione Piccoli Animali Randagi), la realtà del volontariato che gestisce il Rifugio Elia al canile comunale di via Canale, prende le distanze dalla polemica sollevata dall’ex consigliere comunale Audio Porfidio sull’assenza di un gattile a Busto. Ma rivela anche di aver appena depositato al protocollo comunale la richiesta per ottenere in comodato dall’amministrazione bustocca un’area su cui poter finalmente esaudire il sogno di realizzare in città una struttura per il ricovero dei felini.

apar antonelli albani

Sì al gattile, no alle polemiche

«Proprio ieri abbiamo protocollato in Comune la richiesta per costruire un gattile a Busto, ma prendiamo le distanze da questa polemica, perché noi abbiamo sempre collaborato in modo proficuo con la Polizia locale – spiega Federica Guerra di Apar, parlando anche a nome della responsabile dell’associazione Anna Gagliardi – siamo un’associazione, non ci interessano le guerre politiche nel comune di Busto. Abbiamo sempre portato avanti progetti con una finalità sociale e ad oggi abbiamo riscontrato sempre la massima collaborazione dalla Polizia locale e dal Comune di Busto Arsizio. Prendiamo le distanze da questa polemica». Insomma, nessuna ostilità con palazzo Gilardoni e l’assessorato dei Molini Marzoli, anzi. «Abbiamo già valutato insieme all’amministrazione l’ipotesi del gattile – continuano i rappresentanti di Apar – abbiamo protocollato la richiesta per iniziare a smuovere la cosa, e vedere dove possiamo e come possiamo farlo. E dal Comune non ci è mai arrivata alcuna risposta negativa, anzi ci hanno sostenuto in questa iniziativa. Ma ci rendiamo conto che ci sono un iter burocratico e delle procedure ben precise da seguire, come già ai tempi della realizzazione del Rifugio Elia».

Il progetto

L’idea di realizzare un gattile, sul modello di successo del Rifugio Elia dedicato ai cani, risale a qualche anno fa, poi è stato lasciato in disparte per diverse ragioni, anche se i volontari di Apar si sempre presi cura dei gatti, sia seguendo le colonie feline sia rispondendo alle emergenze segnalate dai cittadini. Così come per le adozioni dei felini abbandonati o di quelli appena nati. Tanto da diventare ormai un punto di riferimento in città, al di là del fatto che non ci sia un vero e proprio gattile. «Oggi – spiegano da Apar – ci sentiamo di poterci buttare in questo progetto». Per realizzare il gattile c’è bisogno di un’area in comodato o in concessione da parte del Comune, che sia vicino al Rifugio Elia di via Canale per un ampliamento del complesso già esistente, oppure in un’altra zona della città. Ora tocca all’amministrazione comunale rispondere. A quel punto il gattile potrà essere realizzato e le polemiche verranno definitivamente sotterrate.

rifugio elia apar

La precisazione di Porfidio

Da parte sua, l’ex consigliere comunale Audio Porfidio precisa la sua posizione sulla vicenda: «Il sottoscritto non fa polemica, sono i fatti che parlano. A Busto il gattile è una realtà che non esiste. L’assessore Rogora dovrebbe parlare meno e fare i fatti, invece si comporta come lo struzzo che nasconde la testa sotto la sabbia. Io quando parlo con le persone le guardo in faccia e le ascolto, e faccio il bene per i cittadini e la città che mi ha ospitato. Chi occupa un posto pubblico deve essere all’altezza. Al mio paese dicono che il bue non può chiamare cornuto l’asino. Ecco perché chiedo le dimissioni immediate dell’assessore Rogora».

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