Busto senza il gattile. Porfidio: «Portate i randagi nell’ufficio dell’assessore Rogora»

gattile busto

BUSTO ARSIZIO – «Una città di 84000 abitanti come Busto Arsizio dovrebbe essere dotata di un servizio come il gattile». A dichiararlo è l’ex consigliere comunale Audio Porfidio, che si rivolge ai «tanti volontari che, con la loro buona volontà e generosità accudiscono le colonie feline», invitandoli ad una provocazione: «Al prossimo gatto randagio che trovano per la strada, vadano a consegnarlo nell’ufficio dell’assessore alla polizia locale Max Rogora. E a quel punto se ne occupi lui». Pare infatti che palazzo Gilardoni, competente in materia, non abbia ancora dato risposta alla richiesta di un’area da affidare ad un’associazione per la realizzazione di un gattile.

«Busto se ne lava le mani»

busto porfidio reguzzoni«La competenza per legge sulla cura dei gatti randagi è del Comune, in capo alla Polizia Locale – sottolinea Audio Porfidio, che guida il movimento civico La Voce della Città – ma Busto se ne lava le mani, lasciando ai tanti volontari che accudiscono le varie colonie feline presenti sul territorio, la responsabilità di svolgere questo servizio. La buona volontà e la generosità dei volontari è encomiabile e merita il massimo rispetto e la gratitudine di tutti coloro che amano gli animali, ma l’amministrazione comunale non può chiudere gli occhi di fronte a questo problema e lasciare che siano i volontari, con i loro mezzi inevitabilmente limitati, a togliere al Comune le castagne dal fuoco». Oggi in città sono presenti alcune colonie feline, censite dall’Ats Insubria come prevede la normativa, mentre per i casi di tipo sanitario o per il ricovero ci si deve rivolgere al gattile di Gallarate, che si trova nella stessa struttura del canile comunale.

«Il Comune non può far finta di niente»

Porfidio teme anche che, «in assenza di un punto di riferimento in città come potrebbe essere un gattile, non sappiamo quanti felini finiscano per essere abbandonati a se stessi o peggio nelle mani di chi, senza il minimo rispetto, li maltratta e chissà cos’altro di peggio fa». Insomma, una risposta ci vuole, al più presto: «Adesso basta – attacca l’ex consigliere comunale – se il sindaco Antonelli e l’assessore alla polizia locale Rogora continueranno a far finta di niente, prenderò io l’iniziativa e farò un esposto al Prefetto e alla Procura della Repubblica per capire se da parte del Comune di Busto Arsizio c’è negligenza e se stanno facendo tutto quello che è in loro potere su questa materia». E poi Porfidio parte all’attacco: «Se il Comune continua ad ignorare la questione del gattile, chiedo che i volontari delle colonie feline, al prossimo gatto randagio che trovano per la strada, vadano a consegnarlo nell’ufficio dell’assessore Max Rogora, al comando della polizia locale. E a quel punto ci pensi lui, perché è facile fare il fenomeno sui giornali facendosi fotografare con un cane in braccio, ma poi bisogna anche dare risposte concrete ai problemi della città e impegnarsi con i fatti a risolverli».

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