Quarant’anni del Carroccio, Castelli a Gemonio: «La Lega non esiste più»

GEMONIO – Quante Leghe ci sono oggi? «Secondo me, neanche una». Parola dell’ex ministro Roberto Castelli. Leghista autorevole della prima ora, c’è anche lui a Gemonio oggi – 13 aprile – per festeggiare i 40 anni del Carroccio. Anzi, per celebrare la «festa di quelli che non hanno mai dimenticato Umberto Bossi».

Dall’Umbria a Gemonio col Grifone di Bossi

«Di Lega non ce n’è neanche una»

A Gemonio ci sono quelli che «hanno sempre seguito Bossi», dice Castelli. Quelli che negli anni hanno preso le distanze dal Carroccio di oggi, guidato da Matteo Salvini. Al punto che è lo stesso Castelli a dirla una volta per tutte: «Non ce n’è più neanche una di Lega». Sì, perché «la gloriosa Lega Nord è morta. E di altre Leghe non ne vedo».
Adesso l’auspicio è che si faccia fronte unito, «che tutti si uniscano». Continua: «Sono senatore di Pontida. Lì i Comuni, per battere il centralista di allora, che era l’imperatore Barbarossa, si sono messi tutti insieme. E se ciascuno avesse marciato per conto proprio, sarebbe stato irrimediabilmente sconfitto».

L’errore di Salvini per Calderoli

Per il ministro Roberto Calderoli «Salvini ha trasformato un partito federalista, autonomista e con spinte secessioniste in un partito centralista, statalista e con vene di meridionalismo». E ancora: «Basta vedere quello che vuol fare per la Calabria e la Sicilia. Ecco, non ci siamo».

La Lega dura e pura

Arrivano anche da Rovato, Franciacorta, i leghisti duri e puri. Sulla maglia la scritta-slogan che ha fatto la storia: “Mai più schiavi di Roma“. Ci sperano: «La storia deve cambiare il corso che ha preso». Reduci «di vecchio stampo», dicono di portare avanti «i valori che ci siamo prefissati dal ’96». E cioè «quello che Umberto ci ha detto».

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