Gemonio, Magrini (presidente Provincia): «Monumento Foibe, negata la memoria»

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Il monumento vandalizzato e il presidente della Provincia Marco Magrini

GEMONIO – Il giorno dopo la diffusione della notizia dell’atto vandalico ai danni del Monumento alle Foibe situato a Gemonio arriva la reazione del presidente della Provincia di Varese Marco Magrini. Il numero uno di Villa Recalcati esprime solidarietà al sindaco Lucchini e parla di «atto di negazione della memoria storica».

Il messaggio di Magrini

Ho appreso con rammarico la notizia dell’atto vandalico perpetrato contro il monumento alle Foibe di Gemonio, un atto di negazione della memoria storica e di mancanza di rispetto per le vittime e per coloro che desiderano preservarne la memoria.
Desidero manifestare il mio sostegno e la mia solidarietà al Sindaco Samuel Lucchini e a tutta l’amministrazione comunale.

L’intervento di Gioventù Nazionale

In merito all’episodio si esprimono anche i rappresentanti provinciali di Gioventù Nazionale Varese, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia. Marco Tomasini e Samuel Balatri, insieme a tutto il gruppo giovani condannano con fermezza gli atti vandalici compiuti fuori dal cimitero di Gemonio sul monumento commemorativo ai martiri delle Foibe. «Monumento fortemente voluto dall’allora assessore Dario Frattini, attualmente coordinatore di collegio della Valcuvia per Fratelli d’Italia – dicono – un gesto inaccettabile che deve essere condannato con fermezza da tutte le forze politiche territoriali».

La condanna dell’assessore regionale Francesca Caruso

Si tratta di un gesto ignobile, sia se compiuto per ragioni ‘politiche’ sia se si tratti di un atto di vandalismo fine a se stesso. Danneggiare un simbolo di una pagina così drammatica è un’azione spregevole nei confronti delle tante vittime di quel periodo, per troppi anni tenuto lontano dai libri di storia. La cultura della memoria non deve essere calpestata. Esprimo la mia vicinanza e solidarietà al sindaco Samuel Lucchini e auspico che i responsabili vengano identificati e puniti.

Sdegno dal Circolo di Fratelli d’Italia di Sumirago

Pasquale D’Alessio, consigliere comunale di Sumirago e il Circolo di Fratelli d’Italia locale guidato da Alessio Di Modugno hanno espresso in una nota il loro sdegno per l’accaduto:

«La distruzione del monumento alla memoria delle foibe è un atto di efferata, vigliacca e stupida violenza. È, come già sottolineato da altri, molto più di un atto vandalico: rappresenta un’offesa alla morte che sottintende il disprezzo della vita. Di fronte ad atti di simile bestiale e codarda violenza, è indispensabile una condanna unanime di tutte le rappresentanze politiche, di qualsiasi colore. Gesti simili minano le fondamenta dell’etica del buon senso e del civil vivere. Non devono essere derubricati come atti di vandalismo e tantomeno come atti di dura opposizione: di politico non hanno nulla».

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