Giro d’Italia, Melfi applaude la rinascita di Matthews

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MELFI – Ordine d’arrivo nobile per la terza tappa del Giro d’Italia, la Vasto-Melfi di 216 km: volata serrata tra uomini duri e successo per il portacolori del Team Jayco AlUla Michael Matthews che ha superato Mads Pedersen (Trek-Segafredo), l’australiano Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) ed i nostri Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa) e Stefano Oldani (Alpecin-Deceuninck).

Il finale, tortuoso e con un rettilineo d’arrivo in salita al 5%, è stato davvero molto spettacolare e ha riservato grandi emozioni con Matthews che ha conquistato il suo terzo successo in carriera alla corsa rosa (dopo quelli conquistati del 2014 e 2015), la numero 40 della sua carriera. Una vittoria voluta e costruita, quella di capitano del team Jayco AlUla, che non alzava le braccia al cielo dallo scorso mese di luglio, quando vinse a Mende la tappa numero 14 del Tour de France 2022.

“Non ho parole, vincere qui è sempre straordinario – ha detto l’australiano subito dopo la tappa -. E’ stata una giornata lunga e noiosa ma alla fine è andato tutto secondo i programmi. Abbiamo tenuto un uomo davanti sin dall’inizio anche se ero preoccupato per le tante cadute che ci potevano essere. Oggi abbiamo lavorato come un team unito grazie ai miei ragazzi”. 

LA TAPPA. Pronti via e scattano in due, Alexander Konychev e Veljko Stojnic del Team Corratec-Selle Italia. Nessuno li ha seguiti e i due ragazzi, dopo essersi guardati negli occhi, hanno tirato dritto, raggiungendo un vantaggio massimo di sette minuti. Il gruppo, che inizialmente aveva… passeggiato, si è poi messo a velocità di crociera tenenodo i due attaccanti ad un distacco di 3’30”, facilmente colmabile.

Konychev si è riazlato a 38 km dalla conclusione e due chilometri più tardi e stato raggiunto anche Stojnic quando il gruppo ha nettamente accelerato sulle rampe del Valico dei Laghi di Monticchio, la prima delle due salite di giornata.

È stata la Jayco AlUla di Matthews a dettare il ritmo con un grande Filippo Zana e la velocità è stata fatale ai velocisti ma anche a possibili pretendenti al successo come Bettiol e Cort Nielsen. Mentre Thubaut Pinot conquistava i due Gpm e la maglia azzurra, anche Mads Pedersen – la cui Trek Segafredo ha lavorato per tutto il giorno – ha perso contatto, ma nell’ultima discesa è riuscito a rientrare grazie all’aiuto di ben tre compagni di squadra.

Diverse scivolate in discesa a causa della strada bagnata dalla prima pioggia di questo Giro, coinvolto tra gli altri anche Joao Almeida, poi battaglia tra big al traguardo volante di Rapolla: Primoz Roglic… provoca e Remco Evenepoel vince conquistando tre secondi di abbuono con il rivale costretto ad accontentarsi del secondo posto e di un secondo in meno.

In ottica classifica generale resta tutto invariato con il Remco Evenepoel al comando, Filippo Ganna a 22” e Joao Almeida a 29”. 

Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

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