GOLASECCA – Un luogo «ispirato alla logica dell’accoglienza, destinato a tutti i bimbi senza nessuna eccezione: vuole essere un punto di aggregazione». Un momento istituzionale, quello che sabato (25 febbraio) ha preceduto i festeggiamenti di Carnevale a Golasecca. Forbici in mano, il sindaco Claudio Ventimiglia – affiancato dal vice Bruno Specchiarelli – ha tagliato il nastro del nuovo parco giochi.
Un luogo per la «freschezza dei bimbi»
«Ci ritroviamo tutti assieme dopo anni difficili», ha detto il primo cittadino. «Dove la presenza di una perdurante e insidiosa pandemia aveva mandato in soffitta ogni manifestazione pubblica, relegando nel dimenticatoio il piacere di incontrarci per fare festa». Finalmente, invece, la possibilità di un «incontro particolarmente rilevate per la nostra comunità». Sì, perché rappresenta «l’occasione giusta per inaugurare il nuovo parco giochi da destinare alla giocosa freschezza dei nostri bimbi».
Si tratta di un’opera 65mila euro, di cui la gran parte – 50mila euro – è stata finanziata da Regione Lombardia.
Un parco sicuro
«Il nuovo parchetto si è ispirato alla logica dell’accoglienza», ha aggiunto Ventimiglia. «È destinato a tutti i bimbi senza nessuna eccezione e, nelle intenzioni della nostra amministrazione, vuole anche essere un punto di aggregazione dove mamme, papà e nonni si possono scambiare le loro impressioni sulle novità del paese». La rinnovata area giochi «è stata pensata mettendo al primo posto la sicurezza di ogni bambino, con un tappeto anti-trauma – che sostituisce il fondo preesistente – che ha come obiettivo principale di salvaguardare l’integrità fisica dei nostri ragazzi». Non solo: «Trattandosi di un luogo pubblico, la nostra amministrazione ha provveduto anche ad attivare un adeguato sistema di sorveglianza che, in ogni caso, non può non essere affiancato dai comportamenti responsabili di ogni cittadino che, nell’ottica di salvaguardare un bene dell’intera comunità, si faccia parte diligente nel custodirlo come si deve, segnalando, peraltro, a chi di dovere ogni comportamento in controtendenza». L’area è stata poi benedetta da don Hervè.