Reggio: «A Golasecca situazione poco chiara. Ecco perché Zantomio ha lasciato»

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GOLASECCA – Il rispetto per la figura politica non manca, ma è anche vero che Golasecca sta affrontando un momento delicato. Tanto che Madì Reggio, capogruppo di minoranza, un pensiero se lo fa sui motivi che hanno spinto l’assessore esterno Matteo Zantomio a lasciare la giunta del sindaco Claudio Ventimiglia, liberando la poltrona su cui ora siederà Umberto Pinetti. «Credo che abbia ritenuto più logico estraniarsi da una situazione in paese che, oggi, non è bella», dice l’esponente di Golasecca Tradizione e Futuro Sostenibile. «E questo è sotto gli occhi di tutti».

I motivi del rimpasto

Il riferimento di Reggio è chiaro. E va all’inchiesta per corruzione e turbativa d’asta emersa a maggio 2021, che lo scorso 9 febbraio ha portato alcune delle persone coinvolte – il consigliere di maggioranza in carica, Cinzia Chierichetti, l’ex assessore Alessandro Grazioli e il dipendente comunale Emanuele Pastore – a patteggiare con la procura di Busto Arsizio. Un quadro che, secondo Reggio, ha ben influito sul rimpasto in giunta: «Zantomio è stato consigliere comunale a Somma Lombardo, con un ruolo sicuramente più politico rispetto a quello a Golasecca», premette. «Quindi sa bene come funziona la vita amministrativa, gli impegni e il tempo che sottrae: sapeva bene che non c’è una differenza sostanziale tra un piccolo Comune e uno grande, se non che nel primo c’è il dovere di mediare di più con i cittadini». Che in sintesi vuol dire essere coscienti a cosa si va incontro, se la situazione in paese non avesse preso una piega più (troppo) delicata: «Ho stima e rispetto nei suoi confronti, amo pensare che abbia davanti un futuro, tanto politico quanto professionale. E che abbia ritenuto plausibile prendere le distanze da una situazione poco chiara».

Pinetti in giunta

Sarà ora Pinetti il terzo componente della giunta Ventimiglia. E Reggio lo vuole accogliere «con l’atteggiamento che mi ha sempre contraddistinto: voglia di dialogare». Ma non lo nega, il ricordo va anche a «quella pugnalata alle spalle». Ovvero a quando, nel 2009, fu eletta sindaco per il suo primo mandato, terminato praticamente subito a causa della sfiducia di alcuni esponenti sia di maggioranza che di minoranza. Tra cui Pinetti. «Ora assume un ruolo che non è solo politico, ma al servizio della comunità. Spero quindi che antipatie e personalismi vengano messi da parte in favore di un futuro positivo». La scelta è ricaduta su di lui e «non spetta a me entrare nel merito delle decisioni del sindaco», dice. «Anche se ritengo che ci sarebbero state anche altre persone per questa carica».

La prima stoccata

Ora la collaborazione annunciata parte subito con una stoccata: «Ricordo molto bene le grida e le lamentele di Pinetti sulle condizioni di sporco in paese. Mi auguro che la sua presenza in giunta possa influenzare e dare l’impulso giusto perché possa essere più pulito. Visto che ora Golasecca è disastrosa».

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