Elezioni, le liste di Somma tra grandi ritorni ed esclusi eccellenti

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SOMMA LOMBARDO – I giochi sono fatti. Ieri, 22 agosto a mezzogiorno è scaduto il termine per la presentazione delle otto liste che compariranno sulle schede elettorali a Somma Lombardo per le Amministrative del 20 e 21 settembre. Tra grandi ritorni e ed esclusi eccellenti, negli oltre 120 candidati si nascondono i futuri 16 consiglieri comunali.

Il centrosinistra

Nel centrosinistra, che punta a riconfermarsi maggioranza in città, spicca senza dubbio il ritorno di Claudio Brovelli, capolista di Sinistra per Somma. Dopo 33 anni di in consiglio comunale (di cui dieci da sindaco), aveva lasciato l’aula il 29 novembre  2013 accompagnato da una lunga standing ovation. Ma il richiamo di Palazzo Viani Visconti è stato più forte, non solo per lui. Anche Angelo Ruggeri, segretario del Pd, ha voglia di tornare a sedere nella Sala del Camino. Nella lista dem compare il suo nome ma non quello del consigliere uscente Mauro Tapellini, decano dell’aula, a cui il partito non ha nemmeno concesso la possibilità di centrare la sesta elezione consecutiva. Il divorzio, si dice, è stato tutt’altro che consensuale.
In Somma civica ha considerato conclusa la sua attività politica Nicoletta Ferrario, in scadenza di mandato. Non ha invece trovato posto, nella lista del sindaco, Paolo Ciavarella, ex commissario di Forza Italia e oggi unico rappresentante di Italia Viva in città. I renziani non sono dunque della partita.
Completa il quartetto della coalizione a sostegno di Stefano Bellaria Somma al Centro, che conferma i big (il presidente del consiglio Gerardo Locurcio e l’assessore Edoardo Piantanida Chiesa) e lo zoccolo duro del gruppo. Tra le sorprese Alberto Lombardi, a lungo consigliere dell’Udc nella passata amministrazione di centrodestra targata Guido Colombo e ora candidato sul fronte opposto.

Il centrodestra

Nel centrodestra i Fratelli d’Italia corrono da soli senza il loro leader Daniele Consonni (presidente del Girasole) ma con l’ex assessore Marta Birigozzi e Paolo Anselmi, cognome storico della destra sommese.
A sostegno di Alberto Barcaro la Lega schiera invece Mariangela Aguzzi Casagrande, nel 2015 con la lista Pivetti. Tra i nomi una curiosità: c’è Martina Barcaro, figlia del candidato sindaco. Non compare invece Matteo Zantomio: dopo 15 anni consecutivi di consiglio comunale si è voluto prendere una pausa.
In Forza Italia sorprende invece l’assenza di Silvio Pezzotta, così come quella dei due fondatori di Siamo Somma – Piercesare Iametti e Nando Torreggiani – in “Siamo Somma Ideale”, gruppo in cui è confluita la loro lista civica (sorpresa elettorale cinque anni fa) fondendosi con Lombardia Ideale.

Fuori dai giochi

Per la seconda volta consecutiva resta fuori dai giochi Jimmy Pasin, candidato sindaco nel 2010 e sempre attivo nel dibattito politico cittadino (in particolare sui social) a tal punto da lasciar credere un suo ritorno, magari con una lista di sinistra alternativa all’attuale maggioranza. Si è però trattato soltanto di una suggestione. Spariti invece completamente dai radar sia il Movimento5stelle sia Difendere Somma. Il nuovo portavoce, Federico Oppi, non è riuscito a portare avanti l’eredita del suo fondatore Luigi Bollazzi che si è ormai ritirato dalla politica attiva.

Elezioni 2020 Somma: 120 candidati per soli 16 posti in consiglio comunale

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