Gorla Maggiore, Colombo: «Alle bassezze di Zappamiglio rispondo con la legge»

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GORLA MAGGIORE – Continua il botta e risposta tra i due candidati sindaco di Gorla Maggiore, in vista delle prossime elezioni comunali del 20 e 21 settembre. E questa volta il terreno di guerra riguarda l’inaugurazione dell’archivio Carnelli, programmata dal sindaco uscente Pietro Zappamiglio per domenica 6 settembre, ma poi rimandata a causa della diffida della lista sfidante, Qui Progetto Gorla.

«Il nostro intento non era bloccare l’evento, anche perché io sono stata una delle promotrici dell’archivio, ma far rispettare la legge», spiega la candidata Rita Colombo. «E mi dispiace sentire i toni aggressivi di Zappamiglio. Io non ho intenzione di rispondere ai suoi attacchi con altrettante mancanze di rispetto».

E’ nostra l’idea dell’archivio

«Luigi Carnelli è stato il mio sindaco quando io andavo alle elementari e l’ho potuto incontrare durante il mio mandato nell’amministrazione Albè», ricorda Colombo, spiegando il suo coinvolgimento personale nel tanto discusso archivio dello storico sindaco di Gorla Maggiore. «Alla morte di Carnelli, siamo stati noi a pensare alla possibilità di creare l’archivio, in accordo con la sua famiglia. Zappamiglio ha solo perfezionato qualcosa che era già in cantiere», sostiene la sfidante.

Dovevamo essere invitati

Che sottolinea quindi che presentare l’istanza di diffida è stato un gesto dettato dalla volontà di rispettare la legge. «Questo è il modo in cui sono abituata a lavorare. E se davvero il sindaco avesse voluto evitare di fare campagna elettorale, avrebbe dovuto adottare una delibera di giunta un paio di mesi fa, spiegando le ragioni dell’inaugurazione a due settimane dal voto e avrebbe dovuto invitare tutti coloro che sono stati coinvolti nel progetto».

Non rispondo alle bassezze

«Io rispondo alle accuse e ai toni aggressivi con la legge», continua Colombo, riferendosi poi al commento di Zappamiglio sulla discarica. Durante la presentazione del programma di Fare Comune, infatti, il sindaco Pietro Zappamiglio, ha sottolineato che il sito di via Como era stato aperto durante il mandato di Giampiero Mari. «Forse ci si dimentica che è stata Regione Lombardia a imporre questa decisione sull’amministrazione gorlese. E il sindaco Mari nel 1993 ha fatto la coraggiosa scelta di gestire l’impianto, pensando al bene dei suoi cittadini».

«Non ho intenzione di controbattere alle bassezze del mio sfidante», conclude Colombo. «Io sono stata scelta dal mio gruppo, una squadra con esponenti di vecchissime amministrazioni, perché lavoro con competenza e nel rispetto della legge. E questo è tutto».

Colombo diffida Zappamiglio sull’archivio Carnelli. E’ guerra a Gorla Maggiore

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