Gorla Maggiore, spaccio nei boschi: folle inseguimento. Poi lo schianto e l’arresto

gorla maggiore spaccio boschi

GORLA MAGGIORE – Spaccio nei boschi: inseguimento e arresto a Gorla Maggiore. E’ accaduto in via 25 Aprile poco dopo le 20 di ieri, venerdì 7 maggio. A far scattare le manette gli uomini della polizia stradale. I due fuggiaschi erano a bordo di una Peugeot. «Ultimamente i controlli nella zona boschiva tra Marnate e Gorla Maggiore sono stati ulteriormente intensificati – spiega il vicesindaco di Gorla Maggiore Renato Grazioli, intervenuto ieri sera insieme alla Protezione Civile – I poliziotti devono aver intercettato la macchina sospetta nella zona di via Como».

Inseguimento e schianto

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Alla vista della pattuglia l’autista della Peugeot ha reagito dando gas e iniziando una folle fuga a tutta velocità. Fuga terminata contro il robusto cancello di una ditta di via 25 Aprile. I nordafricani a bordo dell’utilitaria, nonostante l’impatto violento che ha praticamente abbattuto il cancello, sono riusciti a scendere dall’auto tentando di continuare la fuga a piedi. Uno dei due è riuscito infilarsi nell’area boschiva a far perdere le proprie tracce. L’altro è stato bloccato dai poliziotti: a suo carico c’è sicuramente quanto meno un’accusa per resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo è stato trovato in possesso di droga e di un machete. Sul posto anche Protezione Civile e vigili del fuoco che hanno lavorato sino a mezzanotte per mettere la zona in sicurezza.

Prestanome per le auto del crimine

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«E’ una zona tra l’altro frequentata da tanti bambini – aggiunge Grazioli – Fortunatamente, visto il periodo, ieri sera non c’era nessuno altrimenti l’epilogo della vicenda avrebbe potuto assumere contorni molto più gravi». Tra l’altro l’arresto ha portato alla scoperta di un presunto giro di “prestanome”, fenomeno purtroppo molto diffuso, per l’intestazione di auto poi utilizzate dalla criminalità. Pochi giorni fa a Gorla Maggiore è stato registrato uno scippo; alla vittima è stata strappata la catenina dal collo. «Grazie al sistema di lettura targhe – conclude il vicesindaco – Abbiamo scoperto che l’auto utilizzata da chi ha commesso il furto della catenina è intestata alla stessa persona alla quale risulta intestata anche la Peugeot di ieri sera. Persona che risiede addirittura in un’altra regione».

Blitz nei boschi dello spaccio di Gorla Maggiore: pusher in fuga

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