Ha superato la guerra e il Covid, ora Antonio Leone festeggia 100 anni a Busto

BUSTO ARSIZIO – Ha superato la Seconda Guerra mondiale, da soldato e da prigioniero, ma ha superato a 99 anni anche una polmonite da Covid, e ora può festeggiare i suoi cento anni: per Antonio Leone è festa grande a Beata Giuliana, in mezzo a tanti parenti e alla presenza del sindaco Emanuele Antonelli. «A Busto Arsizio ci sono più di 60 centenari, ma sono quasi tutte donne. Ecco perché sono contentissimo di venire a festeggiare qui da lei» ha confessato il primo cittadino che, indossando la fascia tricolore, ha consegnato una targa e una pergamena a “nonno Antonio”.

La storia

Antonio Leone è nato il 29 ottobre del 1922 ed è a Busto ormai da una vita. Ha combattuto la seconda guerra mondiale, in Tunisia con l’esercito italiano, prima di essere fatto prigioniero, trascorrendo tre anni in America. Dopo aver lavorato come contadino e come poliziotto, al ritorno dalla guerra ha trovato impiego come operaio metalmeccanico in due aziende, prima a Gallarate e poi a Busto Arsizio, alla Mazzoni. Con la moglie, di cui è rimasto vedovo quattro anni fa, ha avuto tre figli: Marcello, Franco (che abita a Ravenna) e Fiorenzo, che è morto nel ’91. E tanti nipoti e pronipoti che hanno riempito di calore la sua casa di Beata Giuliana per celebrare il bel traguardo del primo secolo di vita.

La commozione

«È il sindaco?» Ha strabuzzato gli occhi, “nonno Antonio”, quando Antonelli è arrivato a visitarlo. «È un onore per me» gli ha detto il neo-centenario visibilmente commosso, ringraziandolo più volte della sua presenza. E ad un certo punto ha esclamato «Ma che bella festa!». Per poi gustarsi una fetta di torta, non senza premurarsi che anche i pronipoti mangiassero. Cento di questi giorni a nonno Antonio.

busto arsizio Antonio Leone centenario – MALPENSA24