I cento anni della LILT: prevenire è vivere

pellerin lilt cento anni

di Ivanoe Pellerin *

Cari amici vicini e lontani, il 4 febbraio si è celebrata la Giornata mondiale contro il cancro, il World Cancer Day , promossa dalla UICC – Union for International Cancer Control e sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). La Giornata, giunta al ventiduesimo anniversario, rappresenta da sempre un importante richiamo a riflettere su cosa si può fare per combattere l’orrendo morbo. La LILT è da sempre in campo per combattere la patologia oncologica e come il presidente nazionale, professor Schitulli, ho denunciato in molti modi come la pandemia abbia rallentato e a volte fermato i controlli, gli screening, i follow up ed anche gli interventi chirurgici ritenuti (sic) non urgenti. La gente ha avuto paura di entrare in ospedale e così ha rinunciato agli esami più adatti per individuare precocemente la malattia. Mentre, praticamente ogni giorno, si elencavano i numeri dei contagiati, dei ricoverati, dei deceduti, non si poneva attenzione che “ogni giorno” più di 500 persone morivano per la malattia neoplastica e più di 1.000 ricevevano la nuova diagnosi di questa malattia.

Dati allarmanti e sfide globali

I dati futuri sono molto allarmanti. Nell’anno 2019 abbiamo avuto 373.000 nuove diagnosi di tumore. Ebbene nel 2022 si prevede che le nuove diagnosi saranno circa 380.000. E ancora, un uomo su quattro e una donna su cinque entro il 2040 si ammalerà di cancro. È questo il dato messo in evidenza da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM durante il convegno “Le sfide globali e il cancro”, tenuto appunto il 4 febbraio, a cui hanno preso parte esponenti del mondo scientifico e delle istituzioni tra cui Silvio Brusaferro (Presidente Istituto Superiore di Sanità), Paolo Vineis (Ordinario di Epidemiologia Ambientale all’Imperial College di Londra) e Nicoletta Dentico (Responsabile del programma Salute Globale Society for International Devolpment, SID). Il Ministro della Sanità Roberto Speranza nel suo intervento di apertura ha sottolineato: «Un miliardo di euro per recuperare il terreno perduto ed evitare che si paghi un prezzo alto per le patologie che possono aggravarsi. E l’ambito oncologico è quello dove più dobbiamo investire risorse».

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Ivanoe Pellerin

106 associazioni e 400 ambulatori

La LILT è distesa su tutto il territorio nazionale con 106 Associazioni, una per provincia, e quasi 400 ambulatori. Essendo l’unico ente pubblico su base associativa ci è vietato farci pubblicità. Il nostro impegno si esprime nella prevenzione e, in questo campo, mi permetto di affermare che siamo davvero molto impegnati e molto preparati. Ci occupiamo di prevenzione primaria, cioè degli stili e delle abitudini di vita come la sana e corretta alimentazione, una buona attività fisica, la lotta al tabagismo, la lotta alla cancerogenesi professionale e ambientale, con conferenze e corsi appropriati. Ci occupiamo di prevenzione secondaria, cioè la diagnosi precoce. Mi pare molto molto importante affermare che la diagnosi anticipata di una patologia oncologica significa la guarigione in moltissimi casi, una terapia meno aggressiva e meno travagliata in altri casi e infine la possibilità di guardare al futuro con un animo più sereno e con più ottimismo. Ci occupiamo di prevenzione terziaria, cioè ci occupiamo del corretto percorso delle terapie, del percorso riabilitativo e degli aspetti fisici, psicologici, sociali e occupazionali del malato oncologico e della sua famiglia, laddove esistano delle forti difficoltà.

L’impegno dei volontari

Ricordo con piacere che abbiamo un nucleo di volontari che si occupano dei trasporti, cioè di accompagnare i malati laddove le sedi delle terapie impegnative come la radioterapia e la chemioterapia siano lontani dall’abitazione e dove esistano delle difficoltà famigliari, economiche o sociali. Ho l’orgoglio di dire che nell’anno appena trascorso, in piena pandemia, i volontari del trasporto non si sono mai fermati e hanno percorso 48.000 Km. Ricordo ancora che a Busto Arsizio è attivo da molto tempo un ambulatorio polispecialistico in via Venegoni 15 dove ottimi e preparati specialisti sono impegnati per le visite di prevenzione e di controllo, naturalmente a prezzo calmierato.

Le aspettative di vita

Cari amici vicini e lontani, nonostante la pandemia, le difficoltà di screening e di cura, le percentuali di sopravvivenza a 5 anni per tutti i tumori però sono in aumento. Ad oggi sono al 59,4% negli uomini (prima era al 54%), mentre al 65% per le donne. Numeri ancora più significativi nei tumori tiroidei nelle donne che si attestano al 96,2% e dei testicoli nell’uomo che arrivano al 93,2%. Un dato incoraggiante ma non troppo è il tumore al pancreas stabile negli uomini e addirittura in aumento nella popolazione femminile con un + 3,9%. Per il contrasto alle patologie neoplastiche occorre un approccio multidisciplinare e richiede interventi coordinati e sinergici a più livelli, dalla prevenzione al miglioramento del percorso complessivo della presa in carico del paziente oncologico. Mangiare sano, mantenere il giusto peso corporeo, fare regolarmente attività fisica e ridurre il consumo di bevande alcoliche può ridurre fino al 30% il rischio di ammalarsi di tumore.

Rilanciare la prevenzione

Nella lotta al cancro molto è già stato fatto in termini di progresso scientifico e tecnologico, coinvolgimento politico e presa di coscienza da parte dell’opinione pubblica, ma per ridurre sempre più il numero di casi di tumore c’è bisogno di mantenere alta l’attenzione. Anche per garantire a tutti uguale accesso alle forme di prevenzione e di cura che la ricerca mette oggi a disposizione. Posso affermare con forza che la LILT è fortemente impegnata a RILANCIARE la prevenzione oncologica su tutto il territorio nazionale; a IMPLEMENTARE la cultura della prevenzione dei corretti stili di vita; a OTTIMIZZARE le prestazioni erogate dal SSN finalizzate alla diagnosi precoce dei tumori. Io credo che si voglia, si possa, si debba fare di più. Cari amici vicini e lontani, il 25 febbraio 2022 la LILT compirà 100 anni. Io credo sia un grande traguardo del quale essere orgogliosi. A Roma l’anniversario avrà un’ampia esposizione con l’intervento delle istituzioni al più alto livello e, di questo avvenimento sono certo, potrete averne una completa informazione. Ma noi tutti dobbiamo stringerci vicino all’associazione, sostenerla e diffondere il messaggio: “Prevenire è vivere”.

* Presidente LILT Associazione di Varese

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