I nuovi vertici di Amga si presentano: «Sinergia fra tutti i settori per crescere»

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LEGNANO – A due mesi dall’insediamento del nuovo cda di Amga, il nuovo presidente e amministratore delegato Alessandro Gregotti e il nuovo direttore generale Stefano Migliorini (nella foto, da destra) si sono presentati pubblicamente oggi, mercoledì 7 settembre, attraverso la stampa locale. In più di un’ora e mezzo, hanno toccato numerosi punti, alcuni scottanti, del vasto raggio d’azione del gruppo, destinato ad ampliarsi e a mettere in stretta relazione fra loro i suoi tanti settori d’interesse.

Un manager di Milano e una nomina “in house”

 «Con il nuovo cda – ha esordito Gregotti – è stata risolta l’anomalia dell’amministratore unico e ripristinata la normalità gestionale e amministrativa. Il sindaco di Legnano mi ha scelto fra alcune figure valutando il profilo professionale e tecnico. Avrò le competenze finanziaria e legale. Vengo da Milano e non ho trascorsi sul territorio, il che è anche un vantaggio perché non ho preconcetti né idee precostituite». Gregotti tiene a sottolineare la propria estraneità alla politica («non ho alcun legame») come quella rispetto ad Amga dei settori di cui si occupano le due aziende private di Milano e di Voghera dov’è manager per amministrazione, finanza ed economia di gestione.

Migliorini è invece un volto noto al territorio: «Il mio percorso in Amga – ricorda – è iniziato nel 2014 come direttivo operativo e poi generale in Ala-Aemme Linea Ambiente e negli anni ho potuto confrontarmi con i diversi servizi che l’azienda eroga». Il suo ruolo, ripristinato dopo alcuni anni, è quello di gestire il business e l’operatività immediata dell’azienda. Di seguito, una sintesi degli argomenti da loro affrontati.

Gregotti: «Energia e ambiente chiavi del business»

OBIETTIVI STRATEGICI. Gregotti: «Dobbiamo garantire l’efficienza dei servizi in un contesto non semplice, con scenari in continua evoluzione per quanto riguarda costi dell’energia, disponibilità di materie prime, ritardi dei fornitori. Puntiamo a crescita e sviluppo, con la partecipazione a gare e, per farlo, ci servono partner esterni, pubblici e privati, che in parte abbiamo già individuato».

ENERGIA E AMBIENTE. Gregotti: «I due principali settori di business sono ambiente e distribuzione gas. Per il primo, c’è Ala per la raccolta rifiuti ma anche Neutalia con il termovalorizzatore, l’impianto di teleriscaldamento e l’autorizzazione per l’impianto Forsu gestito da un raggruppamento temporaneo di imprese di cui Amga è controllore. Ritengo che tutti questi servizi non debbano essere divisi in compartimenti stagni. L’obiettivo è crescere per diventare un centro di competenze, aumentare l’efficienza e la soddisfazione degli utenti e ridurre l’impatto ambientale. La gestione integrata e sinergica di queste attività, in un’ottica di ciclo integrato, permette di raggiungere tutti questi obiettivi.

TARIFFA PUNTUALE. Gregotti: «La valorizzazione del rifiuto comprende anche l’ottimizzazione della raccolta, a partire dalla tariffa puntuale sull’indifferenziato». Migliorini: «Nei comuni dov’è già stata avviata negli anni scorsi abbiamo avuto risultati positivi. A regime, nel 2024, puntiamo all’80% di raccolta differenziata, obiettivo sfidante ma traguardabile, dall’attuale 70%, come registrato in altri comuni e secondo l’aggiornamento del piano regionale dei rifiuti, che fissa la quota dell’82% nel 2026».

TELERISCALDAMENTO. Gregotti: «Sono in corso tante riflessioni. La linea di indirizzo è l’integrazione del ciclo: com’è oggi, è un punto di partenza, non di arrivo. Dobbiamo svilupparlo, in questo caso non cercando soci esterni ma attraverso l’integrazione sinergica con gli altri asset del gruppo. Sono in corso investimenti per renderlo più efficiente e allargare l’utenza raggiunta».

UTENTI MOROSI. Gregotti: «Aler è il padrone di casa, le abbiamo chiesto due cose: di interloquire con gli utenti per concederci gli accessi nei singoli appartamenti, superando la diffidenza degli inquilini per i sopralluoghi: così potremo studiare come eliminare le dispersioni dell’acqua calda e dove collocare i boiler per generarla elettricamente solo nel momento di utilizzo, con impianti fotovoltaici sul tetto per coprire i costi di produzione. E poi di garantirci in questa attività, che per noi comporta investimenti di centinaia di migliaia di euro ma non ha ritorno sulla tariffa e quindi è a fondo perduto».

COSTI DELL’ENERGIA. Gregotti: «Il teleriscaldamento brucia energia, sicuramente ci sarà un innalzamento delle bollette, col rischio di avere nuove morosità. Fattori esogeni possono cambiare i nostri piani, viviamo una tempesta perfetta. Il nostro obiettivo è ridurre il consumo di energia, visto il costo del metano».

PUZZE FORSU. Gregotti: «A quest’ultimo scopo risponde l’impianto Forsu, che produrrà metano ma per autotrazione, diminuendo la dipendenza da altri Paesi. Le puzze? Proprio ieri abbiamo tenuto numerosi incontri con le parti. L’impianto era tecnicamente tale da non dover dare problemi. Il caldo estivo, tra l’altro molto forte, si è sovrapposto all’avviamento dell’impianto che non è ancora a regime: il fastidio di odori, cui si aggiungono qualche piccolo rumore e l’impatto visivo, non era previsto, ma attendiamo gli aggiustamenti del gestore, che sta intervenendo. Ad Asja chiediamo uno strettissimo monitoraggio e azioni concrete in base a questo, che hanno bisogno di tempo. Sono stati introdotti enzimi sulla parte di depurazione, identificata come quella più critica, oltre a nebulizzatori per creare barriere nell’aria e chiederemo un intervento più strutturale per ulteriori migliorie, quali elementi di copertura».

Migliorini: «Il depuratore non era stato identificato come punto di emissione odorigena, in condizioni diverse dal caldo e anche dall’inversione termica tra giorno e notte non emette odori. A regime l’impianto non ne genererà e con le precauzioni citate non lo farà neppure in caso di spegnimento e riavvio, ad esempio per manutenzioni. Anche la popolazione di batteri nella vasca, in fase di avvio, ne comprende alcuni che generano odori e saranno poi eliminati».

NUOVI SOCI. Gregotti: «Stiamo discutendo con due Comuni del territorio, anche pensando di coinvolgerli nell’azionariato. E lavoriamo per includere nuovi ambiti territoriali nel servizio di Ala».

AMGA SPORT. Gregotti: «Ci riserviamo di fare approfondimenti. Abbiamo due impianti diversi, a Legnano e a Parabiago, con necessità e interlocutori differenti. Stiamo affrontando le criticità che derivano dallo stato degli impianti, in particolare la piscina di Legnano. Nei prossimi giorni incontreremo le amministrazioni locali per capire quale strada imboccare».

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