I Verdi contro le 35 rotonde del piano del traffico: «Trasforma Busto in autodromo».

In via Montebello per i Verdi andrebbe invertito il senso unico

BUSTO ARSIZIO – Una rotatoria in piazza San Michele all’angolo con via Goito, una zona pedonale in via Pindemonte davanti alle scuole Bertacchi, il senso unico in via Pellico, una rivoluzione della viabilità in piazza Santa Maria e a Sacconago. Sono alcune delle proposte che i Verdi Ecologisti di Busto Arsizio hanno messo nero su bianco in un’osservazione sul piano del traffico depositata poco prima della scadenza, fissata per oggi, 6 febbraio. Intanto interviene anche il gruppo “Una VAS per Busto Arsizio”, che chiede l’annullamento della delibera di adozione del PUT.

L’autodromo di Busto

Un piano che, per i Verdi, non è altro è che «la lista delle scelte operate dall’amministrazione vigente, alla quale i redattori dello studio Tau hanno dato dignità tecnica, cosicché in futuro ci sia la copertura formale di opere immotivate, se non quelle per trasformare la città in autodromo». Nel mirino in particolare alcune scelte, come quella dell’abbuffata di nuove rotonde: «Non esiste alcuna logica per inserire trentacinque rotatorie in un piano biennale». Così come il fatto che il PUT “dimentica” «le
recenti modifiche operate», come la rotonda di Largo Giardino e il sottopasso di Sant’Anna, e le «istanze per la ciclabilità diffusa».

Le proposte dei Verdi

  • In piazza San Michele «una rotatoria, circolare o ovale, davanti alla casa storica (banca) all’angolo di via Goito, facendo spazio sull’angolo della nuova piazza pedonale»;
  • A Sant’Edoardo «chiudere la via Pindemonte tramite marciapiede connesso lungo il viale, sul lato nord presso le scuole Bertacchi» per «creare una zona pedonale buona al commercio, alla scuola, alla qualità del viale e della chiesa parrocchiale»;
  • a Beata Giuliana, in viale Repubblica «una coppia di piazze traversanti destinate a rendere agevoli gli attraversamenti del viale, specialmente in prossimità delle scuole», con la rotatoria di via Minghetti «sormontabile» e la «revisione degli spazi della rotatoria verso via Depretis», mentre all’ex Mizar i Verdi chiedono «una valutazione d’impatto ambientale»;
  • in via Alba i Verdi suggeriscono di «aprire il varco in senso longitudinale sulla via Varzi», eliminando l’ostacolo dell’«inutile marciapiede» esistente, e in via Milazzo l’abbattimento del muro che da via Ferrini toglie la visibilità al duplice stop;
  • a Sacconago ci sono diverse modifiche: riapertura a doppio senso della via Padre Giuliani, con transito ai bus invece che in via Statuto, riapertura a doppio senso della via Monte Ortigara, della via Monte Grappa, della via Bainsizza e della via Montenero, illuminazione in via Monte Cristallo e deasfaltatura e naturalizzazione del tratto chiuso di via Piombina dalla rotatoria;
  • in via Magenta allargamento del tratto iniziale verso piazza De Gasperi, con piantumazioni e corsia ciclabile;
  • in via Pellico senso unico in uscita, dal centro verso occidente e corsia ciclabile in senso contrario;
  • all’incrocio Mazzini-Foscolo allargamento del collo di bottiglia al semaforo con via Cardinal Tosi e progetto partecipato per la rotatoria;
  • nel comparto attorno a piazza Santa Maria: inversione di via Montebello, deflusso in via Matteotti, Zona 20; apertura pedonale dal parcheggio San Michele tramite via Rovello; chiusura al traffico di via XXII Marzo; inversione del senso unico in via Bramante e in via Cavallotti; inversione al senso unico in via Burigozzi; rettificazione di via Lualdi e inversione del senso di marcia; piazza traversante verso i parcheggi di via Einaudi e sistemazione del verde sulle aree dei parcheggi.

Una VAS per Busto: «Annullare»

Una sola proposta arriva dal gruppo “Una VAS per Busto Arsizio”, che con il suo portavoce Vitaliano Caimi chiede che «il Consiglio Comunale riconosca la nullità della deliberazione 77/2020 e adotti l’aggiornamento del PUT nel rispetto della vigente normativa». Nel mirino del comitato la “dimenticanza” della valutazione ambientale strategica del piano: «Rapporto ambientale e Dichiarazione di sintesi sono elementi costitutivi del piano ma non sono stati considerati né dalla proposta di giunta al consiglio né del consiglio comunale che l’ha approvata a maggioranza».

Busto, il piano del traffico disegna la città delle rotonde. Altre 5 sul viale della Gloria

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