I voti degli altri

salvini meloni europee
Matteo Salvini invita a Pontida Marine Le Pen

Domanda: che cosa sta combinando Matteo Salvini? Risposta: cerca consensi a destra di Giorgia Meloni. Non si spiegherebbe diversamente l’invito a Marine Le Pen a partecipare, domenica prossima, al raduno leghista di Pontida. Obiettivo: incamerare la grande massa dei voti populisti che, in questi ultimi anni, hanno di volta in volta premiato i Cinque Stelle, la stessa Lega e, alle elezioni di un anno fa, Fratelli d’Italia.

La strategia del “Capitano” appare chiara e, in funzione delle Europee, mette comunque in difficoltà la maggioranza di centrodestra. Dentro la quale si agita anche Forza Italia, o quel che ne rimane dopo l’uscita di scena di Silvio Berlusconi. I forzisti confermano le distanze dal partito della francese Le Pen, “noi mai con lei” ha ribadito non più tardi dell’altro ieri Antonio Tajani, vicepremier come Salvini, ma, in Europa, attratto da versanti più moderati.

Una diversità di vedute che, fino a prova contraria, non dovrebbe avere ripercussioni immediate sulla solidità delle coalizione di governo, ma che, sotto sotto, ad esiti elettorali acquisiti, rischia di provocare più di uno smottamento. Anche alla luce del tentativo dello stesso Tajani (e di Fratelli d’Italia) di andare a prendere voti proprio alla Lega, riconquistando i consensi dei meno movimentisti, dei cosiddetti governativi del Carroccio che non approvano la deriva di destra-destra del loro segretario federale. Che si era già distinto schierandosi al fianco del generale Roberto Vannacci, autore del contestatissimo libro “Il mondo al contrario”.

Atteggiamento, quello di Matteo Salvini, in contrasto con le reprimende del ministro della Difesa, Guido Crosetto, critico nei confronti dell’alto ufficiale dell’esercito e delle sue idee. Insomma, un motivo in più per mettere in discussioni gli equilibri di una coalizione nata per arrivare in fondo alla legislatura. Salvo intoppi elettorali, proprio alle Europee del prossimo anno. Con l’aggravante di adesioni dei tre partiti di governo a gruppi dell’europarlamento sparigliati rispetto alle intese nazionali. E’ a quel punto che i problemi per Giorgia Meloni potrebbero farsi più impellenti e seri, ancor di più di quanto non stia accadendo negli attuali frangenti, in una maggioranza dove tutti cercano di portarsi a casa i voti degli altri.  

salvini meloni europee – MALPENSA24