Il freno di Busto al Centro sulla ciclabile: «Sbagliato incaponirsi su viale Alfieri»

BUSTO ARSIZIO – «Non si capisce perché la giunta si sia fissata sull’idea di far partire il piano delle ciclabili dalla pista di viale Alfieri-viale Pirandello-via Nievo, che è probabilmente la più complicata tra tutte». Ad affermarlo è Laura Alba, consigliere comunale di Busto al Centro, all’indomani della decisione dell’amministrazione comunale di mettere in stand-by la realizzazione della controversa pista sui marciapiedi dell’arteria principale del quartiere Sant’Edoardo, per revisionare il progetto e pianificare la sua realizzazione solo dopo l’apertura delle scuole.

«Un viale “difficile”»

«Non vogliamo arrivare a rivendicarla come una vittoria politica – sottolinea Laura Alba, che è in prima linea anche come residente del quartiere Sant’Edoardo – ma ci fa piacere che gli assessori e il sindaco si siano interessati alla questione, dopo le nostre sollecitazioni, andando a verificare la situazione sul campo con un sopralluogo». Ma per l’esponente di BaC «non basta una visita di cinque minuti» per rendersi conto delle “criticità” del viale Alfieri-Pirandello-Nievo. «Su quell’asse si affacciano tante attività commerciali e non solo, la chiesa, la scuola, il centro primavera. Per fare delle considerazioni più precise e realistiche sull’impatto di un’opera del genere, non si possono fare valutazioni solo sulla carta, occorre aspettare perlomeno la riapertura delle scuole».

Le frecciate a Speroni

La consigliera civica centrista non le manda a dire in particolare al segretario della Lega Francesco Speroni: «Quando difende a spada tratta il suo assessore Max Rogora lascia il tempo che trova – secondo Alba – la sua è una difesa politica, ma non può continuare a fare confronti inutili tra i viali di Sant’Edoardo, dove ci sono tantissime difficoltà, e il viale Stelvio o addirittura quelli di Strasburgo. Ogni strada ha le sue peculiarità ed è giusto affrontare i problemi con realismo. Piuttosto, si piazzi qui sui viali per una settimana se vuole fare delle valutazioni oggettive. E se vuole parlare di incidentalità, porti delle statistiche certe, invece di parlare per sentito dire».

La frenata sul progetto

Insomma, l’invito di Laura Alba e di Busto al Centro è dunque quello di tirare il freno e valutare con più calma in modo più approfondito il progetto: «Non siamo quelli che dicono no, ma questo viale in modo particolare, più di altri, va valutato con più attenzione, non si può pensare di realizzare una pista sul marciapiede tanto per farla – la sintesi dell’esponente di BaC – anche perché non avrebbe senso fare un percorso ciclopedonale, senza l’obbligo di transito per le biciclette. Se si deve fare una ciclabile, la si faccia come si deve, invece di incaponirsi su questo progetto, arrivando a studiare soluzioni improbabili, come i tratti su e giù dai marciapiedi, o altri esperimenti, proprio a Sant’Edoardo dove la viabilità è stata fatta e rifatta fin troppe volte».

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