Il marketing è cattivo? Lo scopre la Liuc di Castellanza nella sua nuova ricerca

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CASTELLANZA – Farebbero qualunque cosa pur di vendere . E’ questa la frase che spesso si associa a coloro che lavorando nell’ambito del marketing, visto come un’attività senza scrupoli, che punta solo al guadagno. Ma come mai abbiamo questa percezione di una professione sempre più in voga? Ed è vero che il marketing è cattivo? A rispondere a questi quesiti sarà la Liuc di Castellanza, grazie ai risultati di uno studio che presenterà giovedì 29 e venerdì 30 ottobre alla Sim conference.

Una ricerca firmata Liuc

Durante l’annuale conferenza della Società italiana di marketing, la Liuc di Castellanza presenterà la sua ricerca sulla reputazione del marketing. «Se da un lato è impossibile non riconoscere il suo valore, dall’altro al marketing si associano spesso concetti di aggressività e disonestà. Ma è davvero così?», si sono chiesti i ricercatori dell’ateneo. Che hanno quindi condotto uno studio su oltre 1500 manager e imprenditori, intervistando mille consumatori e analizzando 20 mila tweet che contengono la parola marketing.

I risultati saranno presentati in occasione della Sim Conference in programma giovedì 29 e venerdì 30 ottobre 2020. Il pomeriggio del 29 ottobre dalle 14.15 alle 14.45 sarà dedicato alla presentazione dei risultati della ricerca, a cui seguirà la tavola rotonda con gli ospiti dalle 14.45 alle 16.00. Questa sessione dell’evento si svolgerà in streaming sul canale You Tube della Liuc.

Un onore per la Liuc

«Essere in prima linea nell’organizzazione di questo evento – spiega Chiara Mauri, vice-Direttore della Scuola di Economia e Management –  è per noi motivo di grande soddisfazione. L’evento si inserisce coerentemente in una serie di attività legate al mondo del Marketing, che la Liuc sta realizzando». Tra queste, un volume della nostra collana sul valore delle relazioni con i clienti e la proposta di un corso di formazione di livello avanzato. «Effettivamente – continua Mauri – c’è un grande fermento sul tema e lo vediamo anche dalle iscrizioni al percorso della laurea magistrale in marketing, che quest’anno sono notevolmente aumentate».

Con un premio per i vincitori

Durante la Sim conference verrà presentato il nuovo “Manifesto del marketing”, il confronto tra redattori di riviste accademiche internazionali di grande prestigio, la discussione dei paper di ricerca di numerosi docenti italiani, l’assegnazione di riconoscimenti per i migliori paper dell’anno. I vincitori vinceranno infatti gli iconici orologi del marchio Hamilton.

Tavola rotonda

A completare la due giorni ci sarà poi un’interessante tavola rotonda con alcune aziende: la Mazzucchelli 1849azienda del territorio varesino, settore delle materie plastiche che ha sviluppato una collezione di occhiali ad hoc per la Sim Conference, con plastica riciclata, il Gruppo Fedon, leader nella produzione di astucci per occhiali di grandi marchi, che ha creato gli astucci che accompagneranno gli occhiali. Parteciperanno anche Fratelli Branca Distillerie, tra le prime a creare un museo aziendale e Cometa, realtà non profit di respiro internazionale.

La Società Italiana Marketing (Sim), fondata nel 2003, è un’associazione scientifica che promuove e diffonde la cultura di mercato nelle università e nelle imprese al fine di rafforzare la competitività del paese. Essa rappresenta la comunità accademica a livello nazionale e nei rapporti internazionali, con le istituzioni, le altre società scientifiche e nella società civile globalmente intesa.

Il marketing è buono o cattivo? Lo spiega la Liuc nella Sim Conference 2020

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