Il Pd di Gallarate depone una lapide sul prato del Summer Festival

summer festival gallarate

GALLARATE – Un anno esatto fa veniva inaugurato il Summer Festival, l’evento che avrebbe dovuto risvegliare la città e spostare la movida gallaratese nell’area attrezzata della zona industriale di Sciarè. Fu un clamoroso flop, tanto che chiuse con due mesi in anticipo. Dodici mesi dopo il gruppo consigliare del Pd ha creato una lapide, deposta questa mattina sul prato del fu Summer Festival, e ha presentato a Palazzo Borghi un question time. Perché alle casse del Comune mancano ancora 87.500 euro, soldi mai incassati né dalla società organizzatrice della manifestazione né tantomeno dalla titolare della famosa fidejussione bulgara che non ha mai provveduto ad alcun versamento.

I conti che non tornano

L’organizzazione – ripercorre la vicenda il capogruppo del Pd Giovanni Pignataro – per l’affitto delle aree da adibire a parcheggio e i servizi straordinari di pattugliamento della polizia locale, avrebbe dovuto corrispondere al Comune 115mila euro, ma di fatto ne sono stati versati soltanto 27.500. Per recuperare gli 87.500 rimasti, l’amministrazione Cassani lo scorso novembre ha conferito un incarico legale per escutere la garanzia fideiussoria assicurativa emessa da Nadejda Insurance di Sofia. Ma da allora non ci sono più novità. «Chiediamo quale sia l’esito dell’attività svolta, se l’avvocato si è avvalso di un corrispondente in loco e quale sia il tribunale bulgaro competente», dice Pignataro. Il Pd, insomma, vuole vederci chiaro. «Non dimentichiamo – aggiunge Margherita Silvestrini –  che il Summer Festival iniziò in ritardo proprio in attesa di questa fidejussione. Se era così importante, perché non è stato fatto un controllo preventivo? Bastava una veloce ricerca su Google per accorgersi che la Nadejda era segnalata, e dunque sconsigliata, già dal 2016 come una società non patrimonializzata a sufficienza per dare garanzie di questo tipo».

La deposizione della lapide

summer festival gallarate

Il Pd, «nel primo anniversario dall’apertura del fortunato Summer Festival, che doveva rilanciare la nostra Gallarate attraverso balli sinceri, più umani e più veri», ha deposto una ironica lapide in zona industriale a Sciaré. Carmelo Lauricella, Anna Zambon, Giovanni Pignataro e Margherita Silvestrini ricordano che il mancato incasso da parte del Comune non è l’unico danno provocato dal Summer Festival. «Non soltanto non ha portato alcun beneficio, ma alcuni operatori privati della nostra città non sono nemmeno stati pagati».

summer festival gallarate – MALPENSA24