Il ritorno di Caianiello sui social citando Frida Khalo: “Mai arrendersi”

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GALLARATE – Mai mulà. Era il “grido di battaglia” di Umberto Bossi. Nino Caianiello, l’ex plenipotenziario gallaratese di Forza Italia e, visti gli ultimi eventi giudiziari che lo riguardano, anche ex mullah, lo fa suo. In verità con una incursione negli alti pensieri di Frida Khalo, la straordinaria pittrice messicana che, nonostante la disabilità, ha prodotto opere senza tempo. “Non come chi vince sempre, ma come chi non si arrende mai” scriveva la Khalo. Caianiello utilizza la frase per ripresentarsi sui social. E, attraverso i social, per tornare sulla scena. C’era da aspettarselo. Il dominus più o meno riconosciuto del sistema corruttivo scoperto dalla magistratura milanese non è uno che sta nell’ombra. Da un paio di decenni è sotto i riflettori, nel bene e nel male. Dopo sei mesi di buio per il carcere e i domiciliari si ripresenta con un messaggio chiaro, inequivocabile: io ci sono, ho perso una battaglia, ma non mollo. Che cosa significa? I commenti sono soggettivi, evidentemente. E di commenti lusinghieri, Caianiello ne ha ricevuti diversi dopo che questa mattina, sabato 16 novembre, ha postato il suo intervento sulla sua pagina Facebook.

Bentornato Nino

“Bentornato” è la sintesi dei molti che vedono di buon occhio la ritrovata presenza pubblica del mullah, meglio, del nuovo (ex) mullah. Che assicura di essere pronto a cambiare vita e ad abbandonare l’attività politica. Ma non i social, i quali, prima del suo arresto di maggio, ha sempre frequentato con intensità, sottolineando un impegno culturale e politico che, in qualche modo, avrebbe dovuto rappresentare un segno di distinzione. E di indirizzo. Basti ricordare la lenzuolata della domenica, sorta di editoriale con il quale commentava, spiegava, giudicava, suggeriva la linea.

La resipiscenza

Ora, da uomo libero, si ripresenta su Facebook per affermare che c’è e che, appunto, non molla. Resta soltanto da capire in che modo “non si arrenderà” ai rovesci che l’hanno travolto e che, alla luce del percorso giudiziario in corso, dovranno ancora produrre effetti. L’augurio è che possa chiarire quanto gli viene contestato dai pm all’interno dell’inchiesta Mensa dei poveri. Ma sino a quel momento c’è chi ritiene che, forse, certe uscite rischiano di rivelarsi inopportune rispetto ai propositi di resipiscenza per una nuova vita.

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