Il sottosegretario Molteni a Busto: «Nel 2022 forze fresche agli organici di Polizia»

BUSTO ARSIZIO – «Organici di Polizia, il problema è strutturale. Ma l’anno prossimo arrivano forze fresche» ad annunciarlo a Busto è il sottosegretario agli interni Nicola Molteni, esponente della Lega, che prima di incontrare i militanti e candidati per un aperitivo elettorale in Piazza San Giovanni ha visitato il Commissariato di Polizia di via Ugo Foscolo alla presenza del prefetto e del questore. «Un presidio di legalità e sicurezza fondamentale – le parole di Molteni – un commissariato efficiente, dotato di un organico di 69 agenti implementato di otto unità negli ultimi due anni». Rispetto alle richieste, avanzate dalla sezione della Lega ma anche dai sindacati di polizia, il sottosegretario ha aperto qualche spiraglio concreto: «Tra febbraio e marzo dell’anno prossimo – rivela Molteni – ci saranno oltre duemila agenti che escono dai concorsi che stiamo facendo e che erano stati bloccati dalla pandemia. Avremo quindi forze fresche sul territorio e la provincia di Varese, questura e vari commissariati, ne verranno beneficiati».

C’erano una volta le “ronde”

Ma oltre al ruolo dello Stato, Nicola Molteni ha ricordato anche «quello dei sindaci e delle polizie locali, coprotagonista della sicurezza grazie al fondo sicurezza urbana, introdotto da Salvini quando era ministro» e dotato di 65 milioni di euro dal 2021 al 2023, che serve tra l’altro a potenziare la videosorveglianza e a pagare gli straordinari agli agenti. E anche la necessità di coordinamento tra polizie locali e polizie “nazionali”, con il governo che è al lavoro per la riforma della polizia locale, e infine con il coinvolgimento della cittadinanza attiva. «Nel 2008 ero tra quei leghisti che parlavano delle ronde, demonizzate da tutti – sottolinea il sottosegretario – oggi si chiamano cittadinanza attiva, partecipazione attiva dei cittadini, volontari civici o controllo di vicinato».

«Sicurezza, problema organici è strutturale»

In una situazione in cui «nonostante il calo della delittuosità, la percezione di insicurezza aumenta», per via dei problemi legati al degrado e alla microcriminalità, la situazione di Busto Arsizio, che da sempre lamenta una minor presenza di agenti rispetto al capoluogo Varese, per il sottosegretario è, per dirla in soldoni, un falso problema: «A Busto meno forze che a Varese? Anche a Como dicono che ne hanno meno che a Varese – replica Molteni – non è un problema di territori ma in generale di organici da rafforzare e di concorsi da indire per assumere. Il problema è strutturale, ma la volontà politica di affrontarlo e risolverlo c’è, contiamo di andare avanti in questa direzione».

Lega: «Microcriminalità a Busto, ci serve aiuto»

Ad introdurre l’incontro in piazza San Giovanni è il commissario cittadino della Lega Paola Reguzzoni, che illustra al sottosegretario «i problemi legati alla microcriminalità e all’invivibilità delle piazze del centro nei fine settimana», che porta i bar e i negozi a chiudere per evitare problemi. Questione che a Busto è molto sentita dopo due estati di notti turbolente, che hanno costretto spesso le forze di pubblica sicurezza ad intervenire: «La polizia locale fa quel che può ma nelle ore notturne servirebbe più presidio sul territorio». Sempre Reguzzoni ricorda un altro problema arcinoto, quello della «certezza della pena, da affrontare con una seria riforma della giustizia»: perché «troppo spesso chi delinque il giorno dopo è fuori dal carcere, ma non solo, a commettere reati è gente che non dovrebbe essere in libertà».

«Lega sotto tiro? Da sempre»

Busto: «Continuità»

Il sottosegretario non ha rinunciato a parlare di elezioni amministrative a Busto Arsizio: «Qui c’è un buon governo a cui dare continuità. È importante perché grazie alla Lega in questa città la sicurezza è un tema prioritario».

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