Il teatrino di Paragone è un’inutile offesa all’onestà del sindaco di Gallarate

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E’ un vero e proprio teatrino quello che il senatore Gianluigi Paragone (M5S) ha tentato d’inscenare a Gallarate con il mediocre risultato di una decina di spettatori. 

Quello che lascia disgustati è come un certo tipo di politica possa ragionare “al contrario della logica”. Andrea Cassani ne esce da “eroe” in una vicenda dove la sua moralità, trasparenza e onesta sono da prendere come esempio.

Cosa succede invece? Un parlamentare 5 stelle  si presenta a Gallarate per chiedere le sue dimissioni, un gesto imbarazzante oltre a un’offesa all’onestà del sindaco di Gallarate e a chi come lui fa politica al solo servizio dei cittadini. 

Secondo il parere di Paragone, essersi distinto come ha fatto Andrea Cassani, non avere mai fatto nulla di sbagliato, avendo sempre agito nel rispetto delle leggi e delle norme equivale a qualcosa da condannare .  

Che peccato vedere un senatore partire da Roma e venire a Gallarate per chiedere le dimissioni di un sindaco onesto. Chissà come mai invece a Roma qualche settimana fa non ha fatto un flash mob dalla sua sindaca Virginia Raggi indagata per abuso d’ufficio, con il suo presidente del consiglio comunale, sempre di Roma, arrestato. Sono ambedue 5 stelle . Forse poteva andare anche a Torino dove avrebbe potuto trovare anche un’altra sua sindaca indagata, l’Appendino. Troppo lungo il viaggio? 

La morale di tutto questo è che a mio modesto parere si sia toccato il fondo. Un vero peccato, sarebbe stato un bel gesto per un senatore della nostra Repubblica dare una stretta di mano ad Andrea Cassani per la sua onestà, per essere stato definito “un ostacolo al sodalizio criminoso”, ma il 26 Maggio si vota e non è fattibile un gesto di lealtà e stima verso chi lo merita. Peccato.

Mario Cervini
(segretario della circoscrizione 5 Lega)

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