Stangata per i lombardi con Imu e Tasi 2018

Scadono il 18 giugno i termini per il versamento dell’acconto di Imu e Tasi 2018; una tassa che è stata abolita per la prima abitazione ma è in vigore per le seconde case, le cosiddette “di lusso” (A1/A8/A9) e per le seconde pertinenze, ovvero cantine e box. Un’occasione utile per fare il punto su quanto i cittadini devono sborsare nel 2018 per questi balzelli; a riguardo il Servizio Politiche Territoriali della Uil ha elaborato “Rapporto Imu/Tasi 2018”, un’indagine che contiene i dati relativi a queste due tasse in ciascun capoluogo di provincia.

Il Rapporto Imu/Tasi 2018

Prendendo in esame la situazione delle città lombarde, nella classifica delle più care a livello nazionale Milano si piazza al secondo posto, dietro a Roma; i proprietari di seconde case nel capoluogo lombardo dovranno sborsare quest’anno 2040 euro di Imu e Tasi, con un acconto da 1020 in scadenza il 18 giugno; a Roma il conto totale è invece di 2064 euro.

Tra le meno care d’Italia, sempre considerando le seconde abitazioni, è Sondrio, al quinto posto nazionale con Imu e Tasi media di 674 euro; la media in Italia è invece 1070 euro. Passando alla classifica delle case cosiddette di lusso, classificate A/1, A/8 e A/9, Milano è la terza più cara a livello nazionale dopo Roma e Grosseto, con 6244 euro annui di Imu e Tasi; in Lombardia c’è però anche la città meno cara d’Italia per le prime case di lusso, ovvero Cremona, dove i proprietari devono sborsare di Imu e Tasi “solo” 963 euro all’anno.

Per quanto riguarda la classifica sulle seconde pertinenze, ovvero box e cantine, Milano risulta la seconda più cara d’Italia con una media di 99 euro; tra le dieci meno care si trovano ben tre capoluoghi lombardi, ovvero Varese (36 euro), Bergamo (37) e Sondrio (37).

Analizzando la situazione di tutti i capoluoghi di provincia della Lombardia, la media regionale di Imu e Tasi da versare nel 2018 sulle seconde case è di 1119,1 euro, 3189.1 euro per le case di lusso e 57.6 euro per le seconde pertinenze.

Il Rapporto nel dettaglio

(tra parentesi l’ammontare medio di Imu e Tasi 2018)

Seconde case: Bergamo (1077 euro), Brescia (988), Como (1131), Cremona (775), Lecco (1150), Lodi (1071), Milano (2040), Pavia (1270), Sondrio (674), Varese (1050). La media nazionale è di 1070 euro.

Case di lusso: Bergamo (1706 euro), Brescia (2789), Como (2387), Cremona (963), Lecco (2561), Lodi (3433), Milano (6244), Pavia (2821), Varese (3188). La media nazionale è 2610 euro.

Seconde pertinenze: Bergamo (37 euro), Brescia (49), Como (63), Cremona (46), Lecco (64), Lodi (51), Milano (99), Pavia (39), Sondrio (37), Varese (36). La media nazionale è di 55 euro.

Maggiore impegno nella lotta all’evasione fiscale

«Per pensare di poter pagare meno e in maniera più equa Imu e Tasi occorre senza dubbio contrastare la oggi elevata evasione fiscale e allo stesso tempo rivedere i valori catastali che molto spesso non corrispondono ai valori reali dell’immobile, generando in questo modo iniquità», ha così commentato Danilo Margaritella, segretario generale della Uil Milano Lombardia, a fronte dei dati del Rapporto. Si rende quindi indispensabile una lotta decisa all’evasione fiscale: «Rispetto a questo tema chiediamo un maggiore impegno ai Comuni», ha concluso.

imu tasi 2018 – MALPENSA24