A casa o in vacanza, ma con testa al voto: il Ferragosto dei candidati sindaci

LEGNANO – C’è chi conta le firme raccolte a sostegno della propria lista. Qualcuno rilancia via social le sue proposte per la città. Altri allargano lo sguardo e il giudizio alle cronache nazionali ed estere. È il Ferragosto dei candidati sindaci di Legnano, nella campagna elettorale più singolare della storia. Perché si svolge in piena estate, tra afa e cocomeri, quando corpo e mente dovrebbero essere a mollo nel mare o sui sentieri di montagna. Invece, che siano in vacanza o nella serra urbana di cemento e asfalto, tutti i candidati si ritrovano ad affilare le armi per la contesa elettorale ormai prossima. Si stenta a crederlo, ma manca meno di una settimana alla chiusura della raccolta delle firme necessarie per comparire sulle schede elettorali, e appena cinque al voto. Eppure in città, sotto il solleone, della scadenza elettorale ormai prossima quasi non c’è traccia: nessun volantino o gazebo in strada, pochissimi i manifesti sui cartelloni riservati alla propaganda. In compenso, la campagna si anima sui social, dove i 7 candidati sindaci non mancano di farsi notare, ciascuno a modo suo.

Chi conta le firme e chi fa propaganda

Prendete Franco Colombo, candidato a sindaco con una propria lista civica. Mentre è in vacanza in Versilia, sulla sua pagina Facebook snocciola numeri e fotografie della raccolta firme in corso a Palazzo Malinverni: alla vigilia di Ferragosto erano 86, quando la soglia richiesta nell’anno dell’emergenza Covid è pari a un terzo di quanto previsto dalla legge (200 firme). Quanto basta per commentare: «Grazie di cuore a chi con la sua firma ci ha permesso di accedere alla competizione elettorale». Giovedì 20 si tireranno le somme e venerdì saranno annunciate ufficialmente le liste che potranno presentarsi al voto. Fra le 13 in lizza, sull’opposto versante politico la Sinistra-Legnano in Comune candida Lucia Bertolini, che posta articoli e notizie di ampio respiro: si va dalle ultime sul virus agli attivisti ambientali uccisi nel mondo nel 2019, dal referendum sul taglio dei parlamentari (il 20 e 21 settembre a Legnano si voterà anche su questo) al contestato progetto della biblioteca nel parco in centro città, dalla fuga dei cervelli alla festa di Rifondazione comunista a Milano. Anche il Verde Alessandro Rogora pubblica post “a tema” incentrati principalmente sull’ambiente quali mobilità sostenibile, Green Deal europeo e i roghi nell’Amazzonia.

Sempre in contesa, tra brindisi e post

Il candidato civico Franco Brumana replica a ciascuno dei rivali su quanto da essi dichiarato sulla “Prealpina” di Ferragosto in merito al recupero della ex Manifattura. Tutti, parole sue, «slegati dalla realtà» ad eccezione del Cinque Stelle Simone Rigamonti, «l’unico che si rende conto delle reali dimensioni della questione e formula proposte serie anche se un po’ generiche». A proposito di Rigamonti: brinda da Madesimo e si concentra sulla politica nazionale, tra un attacco alla Meloni e un endorsement alla Raggi, una frecciata alla Lega e una citazione di Casaleggio. Ha scelto la montagna anche l’alfiere del centrosinistra, Lorenzo Radice, che su Facebook rilancia le sue proposte (come la bicipolitana), riporta un nostro articolo e insiste su un punto a lui caro: «Per cambiare Legnano dovremo governare CON la comunità». Infine – è stata l’ultima anche ad annunciare la propria candidatura – Carolina Toia, del centrodestra, rimasta a casa trae spunto dallo strano Ferragosto 2020 per questa riflessione: «Il mio pensiero va soprattutto ai “nuovi” poveri, dolente eredità del coronavirus. Famiglie italiane, uomini e donne sempre più giovani che, ogni giorno più numerosi, si rivolgono alle associazioni di volontariato del nostro territorio». Insomma: Ferragosto o no, Legnano è sempre la città della battaglia. Elettorale.

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