In Lombardia più contagi: 8800, di cui 973 nel Varesotto. Stabile il trend dei ricoveri

MILANO – Tornano a salire i dati dei contagiati in Lombardia, alla vigilia del secondo lockdown, che prenderà il via domani, 6 novembre. Sia in valore assoluto, con 8.822 nuovi casi positivi, un numero che si avvicina al record toccato settimana scorsa, sia in percentuale sul totale dei tamponi effettuati, il 21,2% contro il 17,1% che si era registrato ieri. Anche in provincia di Varese il totale dei positivi di giornata torna ad avvicinarsi alle mille unità (973). Ma rimangono stabili i dati dei pazienti ricoverati, con i nuovi ingressi nei reparti di terapia intensiva che scendono a sole 15 unità, mentre invece aumentano in modo significativo i decessi, che sono stati 139 nelle ultime 24 ore, rispetto ai 96 registrati ieri.

Il riepilogo dei numeri

Gli 8.822 nuovi contagiati del bollettino di oggi, 5 novembre, sono stati rilevati su 41.544 tamponi processati in LombardiaIeri i casi positivi erano stati 7.758, ma a fronte di 43.716 test molecolari. La nuova impennata è in linea con il trend nazionale, anch’esso ancora in crescita: 34.505 nuovi casi contro i 30.550 di ieri, a fronte di 219.884 tamponi effettuati, nuovo record da inizio pandemia. Negli ospedali lombardi però l’aumento dei ricoveri rimane costante: 15 pazienti in più nei reparti di terapia intensiva (ieri erano stati il doppio, 32), con il totale che sale a 522, e 300 letti occupati in più nei reparti ordinari Covid, dove in tutto sono attualmente ricoverati 5.318 pazienti.

Varese e le altre province

Con 973 nuovi casi positivi nelle ultime 24 ore, la provincia di Varese torna ad essere la più colpita dopo la città metropolitana di Milano, dove si sono registrati altri 3.654 contagi, di cui 1.367 a Milano città. Continuano a crescere in modo costante anche i dati di Monza Brianza (898 casi) e Como (615), mentre aumenta Brescia (703).

Fontana: «Zona rossa per due settimane»

Intervenendo a Palazzo Lombardia a proposito delle polemiche sulla zona rossa, il presidente di Regione Attilio Fontana ha chiarito che «l’ordinanza firmata ieri (4 novembre) dal ministro Speranza ha decretato la zona rossa su tutto il territorio regionale, senza alcuna possibilità di deroga. Solo successivamente, dopo almeno due settimane, sulla scorta dell’evoluzione della situazione è possibile per i presidente di Regione chiedere delle misure di allentamento per determinati territori. Questa interpretazione del Dpcm mi è stata confermata ieri al telefono dallo stesso ministro». Il governatore invita i cittadini lombardi, «che già hanno fatto grandi sacrifici», a «tenere duro per un po’» e assicura agli imprenditori che Regione «non arretrerò di un passo finché il governo non avrà erogato le risorse promesse ed effettuato i ristori».

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