Informatica, chimica e meccanica i motori della ripresa in Lombardia

informatica ripresa lombardia

CASTELLANZA – Sono informatica e telecomunicazioni (Ict), chimica e meccanica i “motori” della ripresa in Lombardia, e i settori che hanno dimostrato maggiore resilienza alla crisi. Fattori decisivi per il risultato sono la propensione all’innovazione dei prodotti e dei processi, e i relativi investimenti. È quanto emerge dalla ricerca, presentata martedì 17 luglio, a cura del Centro sullo Sviluppo dei Territori e dei Settori della Liuc Business School con il supporto di Ubi Banca.

Il sistema produttivo in Lombardia

L’indagine ha analizzato la distribuzione sul territorio e le performance delle filiere produttive lombarde, mettendo in evidenza quali hanno dimostrato maggiore resilienza, cioè la capacità di resistere e adattarsi ai cambiamenti esterni portati da un forte shock. Si sono distinte informatica e telecomunicazioni (Ict), chimica e meccanica, “motori” della ripresa capaci di mantenere elevata, e perfino aumentare, la propria competitività a cavallo della crisi economica. L’analisi ha confermato una Lombardia a tre velocità: la fascia pedemontana (lungo l’asse nevralgico Milano-Bergamo-Brescia e fino al mantovano) concentra la maggioranza delle attività produttive, mentre le aree a nord e sud di essa mostrano minor propensione allo sviluppo di sistemi industriali integrati. Determinanti sono la concentrazione di attività produttive, in particolare manifatturiere, e il tasso di infrastrutturazione. Attorno ai capoluoghi della fascia pedemontana si sono registrati tassi più alti di specializzazione, in particolare nei settori più competitivi e innovativi, e maggior bilanciamento nella composizione delle filiere sul territorio. L’area del capoluogo e il Nord della provincia mostrano invece tassi mediamente inferiori, a testimonianza di una maggior difficoltà per il radicamento di un filiera completa in queste aree.

Le performance economiche

Per quanto riguarda le performance economiche, la maggiore competitività è stata dimostrata da filiere con un’attività caratterizzata da alta propensione all’innovazione e all’esportazione, e che impiega tecnologie all’avanguardia e capitale umano di alto profilo. I primi posti sono stati occupati dal comparto Ict, chimica, farmaceutica e meccanica. In difficoltà, invece, tessile e costruzioni. Osservando il profilo evolutivo del fenomeno, in Lombardia il sistema produttivo ha dimostrato un’ottima capacità di adattamento e riconversione a seguito dello shock portato dalla crisi economica. Ancora una volta la prestazione migliore è arrivata da Ict (+7.5%), chimica (+2.7%), meccanica (+2.4%) e farmaceutica (+1.9%), spinte da investimenti che hanno generato produttività, fattore chiave per resistere alla concorrenza sui mercati globali. Un altro elemento che può contribuire a spiegare i dati emersi è la propensione all’investimento, individuata dalla proporzione tra investimenti e fatturato. Qui tutti i settori mostrano una marcata crescita rispetto al 2008, segno che il clima di fiducia è migliorato e i segnali di ripresa, seppur flebili ed incerti, spingono le imprese a ulteriori sforzi finanziari. In cima alla classifica troviamo il settore dei trasporti, seguito ancora da Ict, chimica e meccanica.

informatica ripresa lombardia – MALPENSA24