Tarantino: «I fantasmi sono quelli del Pd». Spicca l’assenteismo di Iorio

tarantino sindaco samarate

SAMARATE – Non si è fatta attendere la risposta del “fantasma” Leonardo Tarantino al Pd e Samarate Città Vita che lo accusavano di essere diventato un sindaco assenteista dopo la sua elezione a Montecitorio. «Cinque consiglieri comunali di opposizione mi accusano di essere un sindaco fantasma a causa dei miei impegni in Parlamento», scrive sulla sua pagina social. «I fatti dicono che sono loro a essere assenti».

Sempre presente

Tarantino ha riassunto in una tabella l’indice di partecipazione ai consigli comunali e alle commissioni. In entrambi i casi, lui raggiunge il 100 per cento di presenze. Non si può dire lo stesso per i consiglieri d’opposizione. Tra coloro che hanno puntato il dito contro di lui, soltanto Alessandro Ferrazzi (Pd) può vantare un risultato analogo. Consultando i dati diramati dal sindaco, i peggiori risultano invece essere Paolo Bossi (Scv) e Rossella Iorio (Pd). L’esponente dem, candidata  alle ultime elezioni Regionali, in commissione si è presentata soltanto 4 volte su 10.

I costi della politica

Tarantino negli ultimi giorni ha risposto anche in merito all’assunzione in Comune dell’ex assessore Vincenzo Celotto come assistente del sindaco,  persona di fiducia che lo aiuta ora che spesso si trova lontano da Samarate. «Fino al 2015 la segreteria generale del Comune, tra cui i miei più stretti collaboratori, costava circa 125mila euro più il mio stipendio lordo da 33mila, per un totale di 158mila euro. Ora, dopo il venir meno di due dipendenti che non sono stati sostituiti se non con il recente part-time di Celotto, costa non più di 80mila euro, più zero dello stipendio del sindaco che non ricevo più».

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