Tarantino? «Un sindaco fantasma pagato dai contribuenti»

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SAMARATE – Duro, durissimo, l’affondo del Partito democratico e di Samarate Città Vita sulle prolungate assenze del sindaco Leonardo Tarantino (a marzo è stato eletto parlamentare e dunque è a Roma almeno quattro giorni alla settimana) e sulla sua decisione di colmare il vuoto assumendo un assistente. Si tratta dell’ex assessore Valentino Celotto, «scelto tra 40 curriculum» e assunto come dipendente comunale – dunque pagato dai samaratesi – per 18 ore settimanali, «per un compenso netto di 650 euro al mese».

Il gioco del potere a Samarate

Giovanni Borsani e Paolo Bossi (Scv), nonché Rossella Iorio, Davide Sironi e Alessandro Ferrazzi (Pd), parlano di un «gioco di potere tanto grave che ciascuno trarrà le proprie conclusioni». In un volantino in distribuzione in questi giorni in città sottolineano in particolare l’assenza di Tarantino («è un fantasma in Comune») e la scelta di sopperire alla sua mancanza reclutando un collaboratore. «Vi sarete certo detti: ma questo staff lo pagherà lui con il suo stipendio. Assolutamente no: lo pagano i cittadini, oltre al suo stipendio da parlamentare da 11.703 al mese». Il Pd e la lista civica criticano inoltre il processo di selezione che ha portato all’assunzione di Celotto: «Tra le quaranta domande arrivate in Comune, dalla selezione dei curricula il sindaco ha scelto Celotto, militante leghista della prima ora, ex assessore nella precedente amministrazione. Questa è la meritocrazia, si premia chi è vicino alla Lega, non chi ha le capacità o ha studiato di più».

Il silenzio dei grillini

Sui social sono in molti a far notare il silenzio assordante del Movimento5stelle che, su vicende come queste, ha costruito l’essenza stessa del partito. Parla invece Celotto: «Ho lavorato da amministratore a Samarate con impegno ed onestà. A mio favore, tre anni fa, hanno parlato i numeri. Sulle mie capacità professionali e i miei studi, se serve non ho alcun problema a rendere pubblico il mio cv. Non ho nulla da nascondere. Lascio le polemiche ad altri. Nel frattempo, lavorerò con altrettanta serenità, serietà e onestà per Samarate, portando le mie conoscenze e le mie capacità». Interviene anche Tarantino, facendosi scivolare addosso le polemiche: «A quelli del Pd e Città Viva dico che se la norma che abbiamo utilizzato non gli piace potevano cancellarla, visto che sono stati al governo nazionale per sette anni.  Ma forse piace anche a loro, è solo che devono sempre criticare»

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