Inquinamento a Busto, Bellazzi (Pd): «Servono più controlli e trasparenza»

BUSTO ARSIZIO – «Che peccato vedere Busto in vetta alle classifiche per la mortalità da polveri sottili. Non è così che vorrei far riconoscere la nostra città, ma è chiaro che ci sia un importante problema di inquinamento e le autorità devono affrontarlo, fare più controlli e dimostrare trasparenza ai cittadini». Così Walter Picco Bellazzi, personaggio di spicco del Pd di Busto Arsizio commenta la recente classifica del Global Health Institute di Barcellona che metteva la città al 19esimo posto in Europa per morti da polveri Pm 2.5.

Triste primato per Busto

Oltre a essere avvocato e politico, anche se ha recentemente annunciato di non volersi candidare a sindaco, Walter Picco Bellazzi è soprattutto un bustocco, «e in quanto tale mi preoccupo della mia salute e quella delle generazioni future», spiega in riferimento a uno studio dell’istituto della salute di Barcellona che aveva rilevato un triste primato per Busto: la 19esima città di Europa per morti da polveri sottili Pm 2.5.

Non solo Accam

«La posizione della nostra città – esordisce Bellazzi – è certamente svantaggiata a causa della presenza dell’aeroporto, Accam, della centrale di Turbigo e dell’autostrada. Ma non dobbiamo certamente dimenticarci del traffico urbano e del riscaldamento domestico, che influiscono fortemente sulla qualità dell’aria che respiriamo. Per questo l’amministrazione dovrebbe affrontare la questione, invece di ignorarla, partendo con lo svolgere maggiori controlli».

Servono più controlli

Dai motori a diesel, alle emissioni degli autobus, agli impianti di riscaldamento a gasolio, ma anche ai valori dell‘acqua cittadina. Bellazzi si auspica una maggiore verifica dei numerosi fattori che contribuiscono all’inquinamento del territorio. «Vorrei che nei programmi elettorali non si parlasse solo di Accam, perché c’è molto di più. I vigili controllano con costanza l’adeguatezza dei veicoli che percorrono le nostre strade? E i sistemi di riscaldamento dei condomini? Bisogna davvero essere più attenti e magari incentivare, con fondi che sono disponibili, le buone pratiche più sostenibili».

Teniamo informati i cittadini

Il controllo, però, non basta perché i cittadini hanno il diritto di conoscere la realtà dei fatti e di essere informati sulla qualità dell’aria che si respira, dell’acqua che si beve e del terreno su cui si cammina. «Io avevo per esempio proposto ad Agesp di indicare dietro le bollette un’analisi dei valori dell’acqua, oppure di inserire la doppia conduttura nei condomini in modo da dividere l’acqua depurata da quella non, o anche di aggiornare costantemente il display di Accam con i valori relativi alla sua attività».

Palazzo Gilardoni non fa nulla

«Questa amministrazione però non sta facendo nulla e purtroppo a rimetterci siamo noi cittadini, i nostri figli e la nostra salute. E il risultato è che invece di essere conosciuti nel resto d’Italia e del mondo per i valori che ci contraddistinguono e per le nostre eccellenze, scaliamo le vette nelle classifiche di morti per inquinamento», conclude Bellazzi.

Inquinamento, Busto al 19esimo posto in Europa per mortalità da polveri sottili

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