Raid di cacciatori nel Parco Alto Milanese: gli animalisti di META sporgono denuncia

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BUSTO ARSIZIO – Macabri “messaggi” a chi denuncia i bracconieri. Spunta anche questo nel Parco Alto Milanese, da mesi “terra di nessuno” o, parco altomilanese animali denuncemeglio, del più forte, che sia un cacciatore di frodo, uno scaricatore di rifiuti abusivo o un seviziatore di coniglietti. Nel cuore del parco, molto vicino a dove vive la signora Graziana, ultima guardiana volontaria del polmone verde, è comparso una sorta di traliccio di bastoni legati fra loro (nella foto a fianco) sotto cui è stato lasciato l’ennesimo coniglio ammazzato (in basso). Tutto fa pensare a un gesto intimidatorio o di sfida, secondo un linguaggio simbolico degno della peggiore tradizione mafiosa. In settimana nei boschetti del parco sono stati trovati i resti di altri animali, stanati e uccisi, secondo quanto riferito dalla stessa Graziana, anche da bambini e ragazzini. Per nulla intimorita, la signora si è presentata puntuale con i volontari locali di META, il Movimento etico tutela animali e ambiente, negli uffici della Polizia Locale di Legnano, per testimoniare nella denuncia sporta dalla stessa associazione contro gli autori dei maltrattamenti sugli animali.

L’associazione: «Basta sevizie sui conigli»

Forse qualcosa si è già mosso perché, come osservano gli stessi volontari, questa settimana si sono viste pattuglie della Locale nei dintorni della vasta area verde (360 ettari) che si estende sul territorio dei comuni di Busto Arsizio, Castellanza e Legnano. «L’importante – rimarca Stefania Caiafa, presidente della sezione di Milano di META – è che la gente veda che ci sono degli animalisti che si occupano di questa situazione. E magari chi si accanisce su animali indifesi ci pensa un po’ di volte prima di fare queste cose». «Alcuni – le fa eco una delle volontarie legnanesi dell’associazione – vogliono far credere che sono loro a comandare. È dalla primavera dell’anno scorso che abbiamo notizia di raid di cacciatori la mattina presto e la sera tardi. Se la prendono con una specie di animali non protetta come i leprotti, e per questo pensano di poterla passare liscia. E pensare che durante il lockdown i vigili giravano spesso e davano multe a chi correva…».

Una volontaria: «Bracconieri finora impuniti»

parco altomilanese animali denunceNel gennaio del 2019 la stessa associazione animalista si era opposta alla cattura dei conigli, riprodottisi in gran numero, disposta dalla Regione anche con l’impiego di furetti: una tecnica ritenuta crudele e proibita. Ora l’obiettivo è fermare lo scempio dei conigli, cercando di far individuare e punire i responsabili. «Spesso la sera – spiega una animalista che abita proprio a ridosso del parco – girano cani liberi, i bracconieri si muovono impunemente come hanno fatto nel periodo del lockdown. È ora di fermarli, per questo abbiamo presentato la denuncia».

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