Animali seviziati nel Parco Alto Milanese, gli animalisti sporgono denuncia

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BUSTO ARSIZIO – Scattano le denunce dopo le ultime sevizie a danno di animali nel Parco Alto Milanese. La sezione di Milano dell’associazione nazionale Movimento etico tutela animali e ambiente (META) presenterà domani, martedì 25 maggio, alla Polizia locale formale denuncia per i coniglietti uccisi pochi giorni fa, dopo aver raccolto la segnalazione della signora Graziana, che da tempo vive all’interno del parco e lamenta gli abusi compiuti al suo interno in barba ai divieti. A cominciare da quello di cacciare, bellamente ignorato durante il lockdown e non solo. Non bastassero gli spari e i raid con tanto di cani, o gli scarichi abusivi di rifiuti, si sono verificati anche episodi di torture e uccisioni di animali: all’inizio dell’anno destarono impressione i resti dei cani sgozzati e abbandonati, la scorsa settimana è toccato ad alcuni dei tanti coniglietti che affollano il parco in questa stagione (nella foto in alto) essere uccisi, appesi alle zampe posteriori o feriti.

L’ultimo orrore: i coniglietti uccisi

parco altomilanese conigli torture denunciaTestimone di questi come di altri brutti episodi che avvengono nell’assoluta impunità è sempre lei, Graziana, rimasta l’ultima “guardiana” del parco dopo che l’ente sovracomunale che gestisce l’area verde fra i territori di Busto Arsizio, Castellanza e Legnano è rimasto senza alcun dipendente. Una scatola vuota l’ente parco, assenti i Comuni – nel parco, a differenza di altri nella zona, non ci si imbatte mai in alcuna pattuglia delle forze di polizia – la signora Graziana si ritrova esposta a minacce ogni volta che tenta di fermare chi violenta il patrimonio ambientale. Come la scorsa settimana, quando nel parco ancora (teoricamente) chiuso al pubblico ha visto «alcuni bambini sui 10-12 anni – racconta – con un adulto, forse il nonno di uno di loro, che hanno cavato un occhio a una coniglietta e poi l’hanno appesa a testa in giù, legando le zampe posteriori a una pianta (nella foto sopra, l’animale morto). Ma ci sono altri ragazzini che fanno cose del genere, ho già scavato venti buche per seppellire i conigli uccisi».

META: «Sosteniamo Graziana, l’ultima “guardiana” del parco»

Ora a dare manforte alla signora interviene l’associazione META, avvisata di quanto succede nel PAM da alcune volontarie che abitano vicino. «Adesso che sappiamo della situazione – spiega Stefania Caiafa, presidente della sezione di Milano – ci muoveremo e andremo fino in fondo. Aiuteremo Graziana, sporgeremo denuncia, segnaleremo i fatti ai sindaci, all’ATS, alla polizia locale, al presidente del parco e chiederemo perché non ci sono controlli, mentre durante il lockdown multavano i runner. Basta assassini nel parco. Non molleremo ma non abbiamo la bacchetta magica, è ora che gli enti preposti si muovano e ci diano una mano. Se non faranno nulla, siamo pronti a denunciarli per omissione d’atti d’ufficio. Non è ammissibile – incalza Caiafa – che vi siano continue violazioni ai divieti, simili rischi alla sicurezza e crudeltà come leprottini impiccati da bambini in un “gioco” mortale che non ha proprio nulla di divertente. Roba da pazzi. Che cosa hanno fatto questi animali? Il problema è che non sono protetti, quindi c’ è un po’ di menefreghismo da parte degli enti pubblici, come per le nutrie». META ringrazia infine Graziana, che non si tira mai indietro nel denunciare quello che vede, ma finora è rimasta inascoltata. «Va ringraziata e sostenuta, fossero tutti così coraggiosi a segnalare maltrattamenti… Bisogna agire, gli animalisti si muovono ma anche la gente del posto deve svegliarsi».

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