CASTELLANZA – Due eccellenze dell’università Liuc sono state premiate per l’impegno e il talento dalla Fondazione Iseni y Nervi e da Malpensa 24 con due borse di studio che ammontano a 3000 euro. Virginia Giorgetti e Lucilla Raimondi sono le brillanti vincitrici e sostengono che questi premi sono un «vero investimento nei giovani e nel futuro». Entrambe le borse di studio si basano su criteri di merito e sono state erogate in ambito di studi di comunicazione e sanità.
Sforzi e impegno orgogliosamente ripagati
Virginia Giorgetti sta concludendo il suo corso di laurea triennale in economia aziendale, specializzandosi in comunicazione, marketing e 
new media. Grazie agli ottimi voti raggiunti in questi tre anni ha vinto la borsa di studio di Malpensa24. Il premio ammonta a 1500 euro, «un utile aiuto in previsione delle rette della magistrale» spiega Virginia, che sogna di diventare una manager nel campo della moda. Ecco perché ha scelto questo corso che le ha permesso di specializzarsi nell’ambito della comunicazione, «la più creativa e complessa delle funzioni aziendali».
Aver vinto questa borsa di studio è per Virginia un grande onore e una soddisfazione, ma è soprattutto «segno che sforzi, sacrifici e impegno sono stati riconosciuti».
Un mattoncino per il futuro
Lucilla Raimondi, 23 anni, non può che ringraziare di cuore la Fondazione Iseni per la borsa di studio. Un aiuto concreto per costruire il suo 
«futuro lavorativo» dice, «nel quale spero di poter sempre applicare ciò che ho studiato al fine di aiutare le persone».
L’altruismo e il desiderio di fare qualcosa di concreto per il prossimo sono sempre stati il sogno di Lucilla. Proprio per questo la giovane studentessa magistrale ha deciso di specializzarsi in ingegneria gestionale in Liuc, nel settore Health Care System Management. «Un percorso innovativo che mi ha aperto moltissimi sbocchi lavorativi» racconta, che ha infatti appena iniziato un tirocinio alla Asst Santi Paolo e Carlo a Milano.
«Non so come ringraziare la fondazione Iseni per questa opportunità. Un grazie di cuore» conclude.
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