Italia Nostra scrive a Fontana: «A Malpensa disastro ambientale con il Linate Bridge»

Italia Nostra Linate Bridge malpensa

MALPENSA – L’intervento immediato delle Regioni Lombardia e Piemonte «affinché siano presi immediati provvedimenti per la tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente in ragione del trasferimento della operatività dei voli dall’aeroporto di Milano Linate a quello di Malpensa», nonché  «l’immediata costituzione di un tavolo tecnico per trovare soluzioni che permettano di ovviare alle gravi problematiche ambientali e sanitarie che colpiranno i territori lombardo e piemontese». A chiederlo è il “Comitato dei Cittadini di Varallo Pombia per l’Aeroporto di Malpensa”, in collaborazione con le associazioni “Italia Nostra Piemonte” e “Italia Nostra Lombardia”, in una lettera inviata ai presidenti delle giunte regionali di Lombardia e Piemonte, Attilio Fontana e Alberto Cirio,e ai rispettivi assessori all’Ambiente e alle Infrastrutture e Trasporti (per la Lombardia Raffaele Cattaneo e Claudia Terzi).

Riportiamo integralmente la lettera firmata da Ferruccio Gallanti (Comitato Cittadini Varallo Pombia per Aeroporto Malpensa), Adriana Elena (Italia Nostra Piemonte) e Serena Longaretti (Italia Nostra Lombardia):

Con la presente il Consiglio Regionale di Italia Nostra Piemonte ed il Consiglio Regionale Italia Nostra Lombardia, assieme al “Comitato Cittadini di Varallo Pombia per Aeroporto di Malpensa”, desiderano portare alla Vostra attenzione la gravità della situazione ambientale e sanitaria che si verificherà in occasione del trasferimento tra il 27 Luglio 2019 ed il 27 Ottobre 2019, della gran parte della operatività dei voli dall’aeroporto di Linate a quello di Malpensa.

I NUMERI DEL TRASFERIMENTO
• +31% i passeggeri previsti a Malpensa nei tre mesi in cui Malpensa ingloberà l’operatività di Linate
• +45% saranno i movimenti aerei (decolli e atterraggi) per un totale stimato di 27.000 movimenti in tre
mesi, pari a 9000 movimenti mensili. A questi va aggiunta la normale operatività di Malpensa da sola, pari a circa 16.000 movimenti/mese. Tutto questo porta a 25.000 movimenti per singolo mese.
• 800mila i passeggeri previsti a Malpensa soltanto nella sola prima settimana
• 120mila è il picco massimo di passeggeri previsti al giorno, di cui 25mila sono quelli di Linate
• 67 è il picco massimo di movimenti/ora previsti nelle ore di punta
• 606 i voli privati (ossia non commerciali) settimanali gestiti
• 700 i lavoratori di Linate che si trasferiranno per tre mesi a Malpensa attraverso 33 navette che faranno la spola tutti i giorni a partire dalle 3.30 del mattino
• 45 gli autoarticolati impegnati per trasportare 300 tra mezzi e attrezzature a Malpensa (scale passeggeri, trattorini, gruppi elettrogeni, bus interpista, container, nastri carico/scarico bagagli)
• 2000 extra parcheggi a disposizione dell’utenza
• 580 i nuovi parcheggi per gli operatori

UN DISASTRO ECOLOGICO E AMBIENTALE DI RILEVANTI E AMPIE DIMENSIONI

Il suddetto trasferimento, con l’acclarato aumento dei voli in decollo ed in atterraggio, comporterà un disastro ecologico ed ambientale di dimensioni enormi causando quindi irreparabili danni naturalistici alla fauna ed alla flora circostante, con particolare riguardo all’area territoriale lombarda e piemontese circostanti l’aeroporto, includendovi l’intero Parco del Ticino e tutto il territorio piemontese che si estende dal fiume Ticino sino alle Alpi.
Già nell’ottobre 2010 infatti era stata emessa un Nota del ministero dell’Ambiente, trasmessa a tutti gli enti con competenze aeroportuali (Regione Lombardia, ente Parco del Ticino, ministeri di Trasporti e Agricoltura) che definiva l’impatto ambientale di Malpensa “disastro ambientale”; oltre a ciò e sempre nel medesimo anno, una relazione del Corpo Forestale dello Stato, Comando di Varese, attestava la moria degli uccelli e la desertificazione dei boschi.
Dal 2010 ad oggi la situazione è andata peggiorando ed è davanti ai nostri occhi.
Il trasferire inopportunamente ed arbitrariamente, senza alcuna autorizzazione e/o verifica preliminare di impatto ambientale, 27.000 movimenti da Linate a Malpensa causerà irreparabili danni ambientali alla fauna ed alla flora circostante, dando luogo così al realizzarsi di un vero e proprio disastro ambientale.
È fatto noto che sin dal 2002 il Parco del Ticino è stato dichiarato dall’UNESCO “Riserva della biosfera” ed è entrato a pieno titolo nella Rete Globale delle Riserve di Biosfera” (WNBR – World Network of Biosphere Reserves).
Per tutta questa operazione di trasferimento non risultano essere stati effettuati preventivamente e/o compiuti:
• una Valutazione di Impatto Ambientale
• uno studio preventivo dell’impatto sulla flora e sulla fauna ancora oggi presenti
• uno studio epidemiologico dell’impatto del predetto trasferimento sulla salute della popolazione
• la messa in atto di una procedura di allocazione e/o ripartizione dei voli su altri aeroporti italiani oltre alla sola Malpensa
• nessuna valutazione del Rischio Aeronautico Terzi, aggiornata in funzione dell’incremento del traffico
aereo
• nessun aggiornamento delle mappe acustiche in funzione dell’incremento del traffico aereo
IMPATTO SULLA SALUTE
Sono evidenti i devastanti effetti che tale trasferimento causerà alla salute dei cittadini, sia sotto il profilo
dell’incremento dell’inquinamento acustico, sia per la qualità dell’aria che gli stessi saranno costretti a respirare. È fatto ormai noto che i danni alla salute causati dall’ inquinamento acustico ed emissioni gassose derivanti dal sorvolo di un aeromobile siano enormi.
Per quanto attiene i principali effetti uditivi ed extrauditivi dell’esposizione al rumore sono e saranno i seguenti (fonte: Agenzia Europea per l’Ambiente):
• fastidio
• interferenza con la comunicazione vocale;
• disturbi del sonno (risvegli e incapacità di riaddormentarsi);
• effetti sulla produttività e sulla performance;
• effetti sul comportamento sociale e residenziale (letture, apertura finestre);
• effetti psicopatologici (complesso da stress, ipertensione, malattie ischemiche cardiache, aggressività);
• effetti sulla salute mentale (ricoveri ospedalieri);
• relazione dose – effetto per effetti combinati (ad es. fastidio + disturbi del sonno + ipertensione);
• effetti su gruppi più vulnerabili (bambini, persone con disturbi uditivi);
In particolare, i bambini appaiono una categoria a maggior rischio, soprattutto nella fase dell’acquisizione del linguaggio, insieme ai ciechi, agli affetti da patologie acustiche e ai pazienti ricoverati negli ospedali.
Avuto riguardo invece al danno alla salute che i cittadini subiranno in ragione della qualità dell’aria che dovranno respirare precisiamo che:
• È noto che gli aeromobili sono stati, anche da recentissimi studi, identificati come uno dei maggiori fattori di inquinamento dell’aria.
• Le emissioni di inquinanti da trasporto aereo sono costituite da gas e polveri (PM – Particulate Matter),
alterano la concentrazione dei gas serra naturali, a cominciare dall’anidride carbonica (CO2), l’ozono (O3) e il metano (CH4).
• A bassa quota, e quindi in fase di decollo e/o di atterraggio, la combustione avviene con minore efficienza e le percentuali delle emissioni di CO e UHC (Idrocarburi incombusti – Unburned Hydro Carbons) sono più elevate.
• Gli idrocarburi incombusti hanno una elevata potenzialità cancerogena per l’uomo, determinano un
aggravamento delle condizioni ed aumentano il rischio di contrarre malattie cardiovascolari, respiratorie,
neoplastiche, disturbi della sfera neuro-comportamentale, disturbi dell’apprendimento e dell’attenzione
nei bambini
Dato atto di quanto sopra, siamo a richiedere il Vostro intervento quali massimi rappresentanti dello Stato e delle Regioni Lombardia e Piemonte affinché:
• interveniate immediatamente perché siano poste in essere tutte le misure idonee atte ad evitare il
consumarsi ed il perpetrarsi di un disastro ambientale ecologico e sanitario quale quello sopra
evidenziato;
• sia immediatamente convocato e costituito un tavolo tecnico per trovare soluzioni che permettano di
evitare il perpetrarsi della situazione sopra esposta.

LEGGI ANCHE:

Italia Nostra Linate Bridge – MALPENSA24