Juve il carro armato, Napoli scintilla, Inter tornado: che corsa in campionato

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La Juve è il carro armato che si muove lentamente. Si scalfisce appena, ma poi i cingoli tornano a roteare e allora inesorabile la macchina da guerra, con la corazza d’armadillo, si rimette in moto, tornando a smantellare gli avversari, riducendoli in ferraglia. Il Cagliari (3-1) è stato superato con il minimo sforzo, dopo una prova un po’ incolore. Eppure la sensazione di forza è stata come al solito maestosa. Il Napoli è la scintilla, il brivido caldo, la manifestazione di un calcio che è poesia. Contro l’Empoli (5-1) i fuochi pirotecnici di Capodanno sono stati anticipati di un bel po’ sulle acque del Golfo. Ma che spettacolo. Filosofia estetica votata al sublime. Di superiore in fatto di bellezza. Una scintilla non potrà mai disintegrare un carro armato, eppure l’incendio che sta divampando attorno al Napoli di Ancelotti è qualcosa di fantastico: le geometrie perfette delle traiettorie sono il risultato fisiologico del calcio razionale e studiato in laboratorio di Sarri e di quello di Ancelotti più sbarazzino, libero da schemi e frutto di profonde interpretazioni figlie di un pensiero di maggior respiro internazionale. Un mix esplosivo. Al momento è spettacolo puro.

Inter tornado, Napoli spettacolo

E poi c’è l’Inter, il tornado. La tempesta perfetta che si è abbattuta con forza sulla Lazio, prima, e sul Genoa, ieri. E’ una squadra diversa da quella che a dicembre scorso era prima in classifica? Forse sì, ma sull’Inter è sempre bene essere cauti. L’impressione è che si tratti di una squadra compatta, che si diverte e che da un paio di settimane a questa parte, giochi anche un buon calcio. Tempesta perfetta contro la Lazio di Inzaghi che, però, sa battere solo le squadre medio-piccole. Dilagante contro il Genoa di Juric (5-0), troppo piccolo, però, per essere avversario credibile.

C’è sempre la Juve

Il bel viatico, anche sul piano del gioco, si era già visto dal derby contro il Milan. Spalletti sa restare in alto, ma è allenatore di striscia e dunque meglio aspettare un po’ prima di battezzare l’Inter sullo stesso livello, da inseguitrice alla Juve dello scintillante Ancelotti, il cui gioco inebria e ispira sostanza. Ma c’è sempre il carro armato che magari non è bello da vedere ma che ha una tal corazza da respingere la scintilla e da resistere al tornado.

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