La Collegiata di Castiglione Olona figlia del Rinascimento

collegiata castiglione masolino

CASTIGLIONE OLONA – La Collegiata di Castiglione Olona dedicata ai santi Stefano e Lorenzo, vero gioiello dell’architettura religiosa della nostra terra, fatta edificare dal cardinal Branda Castiglioni tra il 1422 e il 1425, nel luogo dell’antica rocca, è sì figlia del Rinascimento ma la sua struttura è un’evoluzione della lezione stilistica del romanico e del gotico lombardi. Ne sono la prova la facciata con la tipica forma a capanna, tripartita da contrafforti e incorniciata nella parte alta da archetti trilobati in cotto; gli archi a sesto acuto che dividono le tre navate e costituiscono le aperture delle pareti laterali; il rosone di pietra che sovrasta il portale sormontato da una lunetta scolpita nel 1428 con le immagini della Vergine Maria col Bambino, del Cardinale Branda Castiglioni, e dei santi Ambrogio, Clemente,  Lorenzo e  Stefano. Non a caso questa sintesi mirabile ancorché proiettata nel futuro la dobbiamo a una famiglia di costruttori del Canton Ticino, gli architetti Alberto, Giovanni e Pietro Solari di Carona, figli di una terra che la politica ha separato dalla madrepatria lombarda ma che, forse per questo, ha sempre coltivato e difeso più di noi le nostre comuni tradizioni.collegiata castiglione masolino

Il capolavoro di Masolino

La Collegiata è famosa in Italia e non solo per gli affreschi di Masolino da Panicale, che decorano la volta dell’abside della chiesa con un ciclo di pitture dedicato alla vita della Vergine Maria e il Battistero,  dove il pittore toscano realizzò il suo capolavoro più noto e studiato, il ciclo di affreschi dedicato alla vita del Battista. Sulle pareti sono rappresentati i momenti più significativi della vita del precursore di Gesù, dall’annuncio della sua nascita all’anziano Zaccaria alla sepoltura. Finte architetture inquadrano paesaggi che sembrano aprirsi realmente davanti agli occhi del visitatore. Gli affreschi  sono ricchi di particolari in cui Masolino ha attinto alla prospettiva scientifica ideata dal Brunelleschi e all’oreficeria tardogotica. I personaggi della vita del Battista si mescolano a figure dell’epoca dell’artista toscano con ritratti e riferimenti ai costumi e agli avvenimenti contemporanei. Nel “Banchetto di Erode”  il pittore dà al re giudeo le sembianze dell’odiato Filippo Maria Visconti. Il Battistero è probabilmente il frutto della trasformazione in cappella di una torre della rocca demolita per far posto alla Collegiata e di cui rimane una porta che costituisce tutt’ora l’ingresso al complesso museale castiglionese.

Fausto Bonoldicollegiata castiglione masolino

DOVE  In cima alla via Cardinal Branda Castiglioni, nel Complesso museale della Collegiata, raggiungibile a piedi da piazza Giuseppe Garibaldi.

QUANDO  Il Complesso museale della Collegiata è aperto:  dal 1° ottobre al  31 marzo, dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30; dal 1° aprile al 30 settembre, dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13.00 e dalle 15 alle 18. Tutto l’anno, la domenica e i giorni festivi ore  dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 mentre la prima domenica del mese si osserva l’orario continuato dalle 10 alle 18.collegiata castiglione masolino

Collegiata castiglione masolino – MALPENSA24