La natura sposa la città con i progetti green della Varese Design Week

Silvana Barbato presenta l'installazione in piazza del Podestà

VARESENatura e spazi urbani che convivono: è il tema della settima edizione della Varese Design Week. Manifestazione che in un periodo storico come quello attuale, in cui il tema della transizione ecologica è attualissimo, vuole lanciare l’invito a pensare il futuro in modo diverso, con un’attenzione particolare alla sostenibilità. “Green & Evergreen” è il fli rouge dell’evento, che prosegue in città fino al 26 marzo. Oggi, mercoledì 22, l’inaugurazione delle installazioni in centro (nel video immagini e interviste).

Fiori nella fontana e stanze urbane

Tre i luoghi del salotto buono di Varese che ospitano altrettante installazioni, che vogliono appunto far riflettere sull’importanza di una nuova sensibilità verde. Si parte da piazza Monte Grappa, dove la fontana e lo spazio circostante si colorano con azalee, sterlizie e camelie mentre i rami di tiglio si intrecciano in un arco simbolico. «Il concetto principale – spiega l’art director della Varese Design Week Ivo Tomasi – è riportare nelle nostre città la natura: ogni spazio dedicato al verde serve all’essere umano per la serenità personale». Prende invece il nome di “Stanze urbane” l’installazione di piazza San Vittore (nella foto sotto). «Un concetto di casa chiusa che viene aperto per avvicinarlo alla natura circostante – spiega l’architetto Antonio Galimberti – abbiamo lavorato sul limite murario che diventa generatore di funzione e di spazi. Un muro aperto che prende le forme degli alberi per accogliere tutte le funzioni base di un’abitazione».

Un nido in legno

Nel cuore di corso Matteotti si può scoprire e anzi sostare presso il nido in legno realizzato in piazza Podestà da Silvana Barbato, fondatrice della manifestazione insieme a Nicoletta Romano. «Ho voluto ricreare un luogo in cui la gente si possa fermare per qualche momento di pace. L’obiettivo è portare le persone a conoscere meglio i nuovi materiali che noi progettisti stiamo prendendo in considerazione come il legno, di cui si può percepire il profumo e la tattilità». La quarta installazione si trova fuori dal centro, presso il Castello di Masnago, ed è stata realizzata dagli studenti del liceo artistico Frattini.

L’installazione al Castello di Masnago

Mostra vintage

Oltre al green l’evergreen, celebrato con una mostra (nella foto sotto) aperta presso lo spazio Varesevive di via San Francesco, curata da Cristian Visentin. All’interno una serie di oggetti di design degli anni Cinquanta e Sessanta, con tre focus principali. Si parte dalla figura del varesino Flaminio Bertoni che, ancora giovane, venne chiamato a lavorare presso la Citroën di Parigi dove ha ideato auto rivoluzionarie. Tra queste la DS esposta all’ingresso della mostra, oltre che alcuni disegni originali esibiti nel percorso espositivo. Fabbrica Poggi, di Pavia, è stata invece l’azienda con cui Franco Albini ha realizzato un sodalizio durato tanti anni. Nell’esposizione il tavolino Cicognino, la sedia Luisa (compasso d’Oro nel 1955) e la sedia di Vico Magistretti, Golem. Infine la Ceramica di Laveno, che sul territorio varesino è stata un esempio di qualità e sperimentazione. Sono stati selezionati prodotti di Guido Andlovitz. Attorno a questi tre cardini principali sono stati selezionati prodotti e progetti del design di ieri e di oggi.

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