GALLARATE – E’ morto questa mattina, domenica 30 aprile, Dario Terreni, conosciutissimo e apprezzato interprete della vita sociale e politica di Gallarate. Da qualche giorno era ricoverato all’hospice della Camelot in seguito ad una feroce e inesorabile malattia che l’aveva aggredito alcuni mesi fa.
Dario era nato nel 1945. Imprenditore tessile, negli ultimi anni si era dedicato all’impegno collettivo e culturale con l’associazione che aveva avviato a Monte Diviso di Caiello, luogo di incontri e approfondimenti su temi nazionali e internazionali. Autore di pubblicazioni sul tessile a Gallarate, era stato anche candidato sindaco per il centrosinistra. Un versante, la sinistra, che lo aveva visto battersi a lungo anche e soprattutto per migliorare la qualità della vita nella sua città. Fu in corsa per la poltrona di primo cittadino nel 1993 , elezioni vinte allora dalla Lega. Formatosi nelle Acli, tornò in campo istituzionale nel 2011 come consigliere comunale della giunta Guenzani. Anni in cui spostò la sua attenzione sui temi di Malpensa e del lavoro in genere.
Voce critica per i giornalisti, Dario Terreni era un entusiasta, a volte un provocatore (ci mancheranno le discussioni delle domeniche mattina in piazza della Libertà con amici, politici e persino persone soltanto di passaggio) ma sempre e, comunque, a fin di bene. E un ottimista. Quando, nel marzo di tre anni fa fu colto dal Covid e dopo quasi un mese di ricovero ospedaliero (con un paio di settimane “prigioniero” del casco per l’ossigeno), alle dimissioni raccontò la sua esperienza con una dichiarazione che era un programma: “Dobbiamo guardare avanti, senza scoraggiarsi mai”. Tanto che, persino negli ultimi tempi, costretto a letto, viso sofferente e voce flebile, aveva espresso la sua fiducia nel futuro con un video pubblicato sui social da Radio Monte Diviso. Quasi un testamento spirituale e morale. Di certo una lezione di vita per tutti, che ci aiuterà ad essere meno tristi per la scomparsa di un caro e insostituibile amico.
I funerali si terranno martedì 2 maggio, alle 10, nella chiesa parrocchiale di Crenna. La salma sarà tumulata nel cimitero dello stesso rione gallaratese. Ora la salma riposa nella sala del commiato della casa funeraria San Cristoforo in via don Piloni, con visite dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 18