
VARESE – Camere d’albergo galleggianti, contaminazione tra arte e natura e parchi giochi ecosostenibili: sono alcune delle idee contenute nel “Progetto Lago di Varese 2023”, un insieme di proposte per il futuro del territorio varesino che porta la firma di Giorgio Caporaso. L’architetto e designer varesino ha illustrato la sua visione nel corso di un convegno organizzato da Aime, che ha voluto lanciare alle istituzioni la sfida di un domani diverso per il Lago di Varese.
Architettura d’acqua dolce
«Si tratta di un progetto molto ampio e articolato – ha spiegato Caporaso, che è anche presidente di Aime Architettura & Design – è stato suddiviso in 3 parti, e ogni parte in micromoduli». Nel corso dell’incontro l’architetto ha illustrato la prima parte, ovvero la più immediata a livello di intervento, con una serie di proposte attuabili nell’arco di 3 o 5 anni. Sono 5 i punti fondamentali intorno a cui è stato costruito il piano, che mira a rilanciare la promozione turistica del lago in un’ottica green. Le parole chiave sono destagionalizzazione, differenziazione, digitalizzazione e innovazione, ecosostenibilità e circolarità e infine marketing territoriale.
Caporaso ha elencato uno per uno i 12 moduli su cui si basa l’idea progettuale, che vede l’ambiente al centro. Promozione del territorio sì dunque, ma con un’attenzione precisa per il tipo di turista che si vuole coinvolgere. Un target specifico, fatto di amanti dello sport e della natura. Si parte quindi dalle piste ciclabili e ciclopedonali, per le quali si auspica un ampliamento della rete, ma anche un’attenzione maggiore nelle strutture lungo il percorso, a servizio delle esigenze del cicloturista.
Obiettivo: fare il bagno
In ambito di balneazione, che rimane l’obiettivo finale dell’Accordo quadro per il risanamento del Lago di Varese, viene lanciata una suggestione, ovvero quella di puntare su biopiscine e fitodepurazione. Non manca l’attenzione alla mobilità dolce, con parcheggi di interscambio serviti da navette elettriche e una navigazione ecofriendly sul lago. L’attenzione all’ecosostenibilità abbraccia anche il settore dell’accoglienza: Caporaso ha illustrato alcuni progetti già messi in campo in altre località turistiche in Italia e all’estero, come esempi di modelli virtuosi da replicare. Ecco quindi il glamping immerso nella natura o la camera galleggiante nell’acqua.
«Sarebbe bellissimo avere elementi di questo tipo nel nostro territorio – ha commentato – strutture rispettose dell’ambiente in cui sono inserite». Tra le idee proposte anche la realizzazione di padiglioni sostenibili per fiere ed eventi e attrezzature per birdwatching o altre osservazioni della natura. Infine progetti di contaminazione tra arte e natura e parchi giochi naturalistici. Un quadro completo di interventi da pensare e progettare per il lago, che ha suscitato l’interesse dei rappresentanti delle istituzioni.
Parola alle istituzioni
«Questo progetto – ha osservato il sindaco di Bardello Luciano Puggioni, intervenuto per conto dell’Associazione Comuni Rivieraschi – non deve essere in contrapposizione con quello che stiamo già facendo per il risanamento del lago, ma dobbiamo trovare delle sinergie. Più idee ci sono è meglio per tutti». Un aspetto sottolineato anche dal sindaco di Varese Davide Galimberti. «Caporaso ha ben delineato quale deve essere la vocazione del lago: la simbiosi perfetta tra ambiente e uomo. Per il Lago di Varese stiamo vivendo un momento di grande sintonia tra forze economiche e politiche». La chiusura è spettata all’assessore all’Ambiente di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo. «La sfida per Varese – ha spiegato – è quella di usare il risanamento del lago non come un’iniziativa fine a se stessa, ma come il paradigma di un modello di sviluppo futuro sostenibile ed efficace da cui dipenderà il successo della nostra città».